Aaron pensieri a 4 zampe

Intervista esclusiva a Tommaso Stegagno, Educatore Cinofilo fondatore di K9 Italy

ROMA, 11 MARZO 2016 - Tommaso Stegagno, laureato in Biologia, specializzato in cognizione e comportamento animale è l’Educatore Cinofilo fondatore di K-9 Italy, un’azienda che si occupa di promuovere la corretta relazione fra l’essere umano e gli amici a 4 zampe. Presso la National K-9 School di Columbus negli Stati Uniti D'America, Stegagno ha conseguito il titolo di Professional Dog Trainer, e da diversi anni collabora con l'Istituto Superiore di Sanità, occupandosi della preparazione dei cani e dei loro conduttori nell’ambito degli Interventi Assistiti con gli Animali (Pet Therapy). Ha partecipato alla trasmissione televisiva "I Fatti Vostri" di Rai 2, come conduttore della rubrica cinofila "Sos a 4 Zampe" e attualmente, in veste di esperto del settore, presiede la rubrica “Dog Factor”. Inoltre, svolge attività di consulenza e ricerca sul comportamento del cane presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR di Roma.

Dottor Stegagno, qual è l'aspetto più affascinante del suo lavoro con i cani?
Di certo l’osservare l’instaurarsi di una rapporto di fiducia e affetto tra le persone e i loro cani, davvero unica nel suo genere. Ogni volta che mi appresto a conoscere una nuova famiglia con cani cerco di dare il mio contributo affinché si stabilisca con tutti i membri del nucleo, nessuno escluso, una relazione equilibrata fondata sul rispetto e, naturalmente, sulla condivisione di esperienze piacevoli. Il mio obiettivo infatti è far in modo che le persone scoprano quale compagno di viaggio meraviglioso sia il cane e come possa essere un valore aggiunto averlo sempre accanto, in casa come in vacanza. Quando vedo nascere quel feeling unico fra cani e persone torno a casa soddisfatto.


Per quanto riguarda gli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA), quali benefici genera l'interazione tra animale e assistito?
Innanzitutto il corpo ha una risposta fisiologica di rilassamento quando entra in contatto con il cane: la pressione sanguigna si abbassa, il battito cardiaco rallenta e nel sangue il livello del cortisolo, ormone associato allo stress decresce. Inoltre, una scoperta del 2015 effettuata da un team di studio giapponese, ha rivelato che il solo guardare un cane negli occhi determina in noi il rilascio dell’ormone ossitocina, implicato nella capacità di entrare in relazione con gli altri e di stabilire dei legami affiliativi. Grazie a questi effetti fisiologici, durante gli IAA gli assistiti sono maggiormente predisposti ad entrare in relazione non solo con il cane, ma anche con il personale sanitario o educativo, parlano di sé e delle loro difficoltà con più naturalezza e trovano nel cane un sostegno emotivo per affrontare tematiche difficili.

 

È vero che un bambino che cresce con i cani diventerà un adulto più sensibile e maggiormente incline all'empatia?
Non solo, i piccoli che crescono con un cane sviluppano le capacità sociali ed emozionali. I cani sono considerati degli amici “speciali” con cui condividere momenti felici ed anche segreti, e i bambini li ricercano anche quando provano sentimenti di rabbia, paura e agitazione. E ancora, la vita con un cane favorisce nel bambino lo sviluppo cognitivo e contribuisce ad acquisire maggiore sicurezza nel partecipare ad attività sociali ed persino sportive. Grazie al rapporto con il cane, i bambini sperimentano e comprendono maggiormente la comunicazione non-verbale, rendendo così più efficace la loro capacità di comunicare con i pari e gli adulti. E soprattutto, per tutti quei bambini che nell’infanzia hanno avuto un legame di attaccamento non positivo con le figure di riferimento, come ad esempio le vittime di abusi domestici, il cane offre una nuova opportunità per creare un modello relazionale alternativo ed equilibrato.

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Esistono razze canine che non tollerano la convivenza con i bambini o esistono anche genitori che non sono in grado di educare figli e cani ad un pacifico ed equilibrato vivere insieme?
Non vorrei improntare un discorso sulle razze, bensì sulle caratteristiche del cane a cui si chiede di convivere con un bambino. I cani di piccola taglia ad esempio, possono avere difficoltà a interagire con i bambini, soprattutto più piccoli, a causa della ridotta tolleranza alla manipolazione inappropriata e alla maggiore reattività agli stimoli. Non si tratta di una incapacità caratteriale o di razza, bensì di una risposta derivata dalle dimensioni del cane. Su cui però si può lavorare! A mia figlia di 2 anni, abbiamo insegnato da subito ad accarezzare con gentilezza i nostri 3 cani, di cui uno è un pinscher nano e, nonostante ci fidiamo ciecamente di loro, siamo sempre presenti quando vuole interagire con loro perché inavvertitamente potrebbe fargli male. Ci tengo ad aggiungere che ci sono alcune razze, tra cui molti molossoidi, che amano utilizzare la bocca, soprattutto per giocare. E’ di fondamentale importanza in questi casi lavorare con il cane per appagare questo suo desiderio in un contesto idoneo, che non coinvolga il bambino, e di promuovere invece una relazione basata sull’accarezzamento e la tranquillità che coinvolga il piccolo umano. Molto spesso intervengo in famiglie i cui genitori pensano che il cane interagirà con il bambino nello stesso modo con cui interagisce con loro. Ma il cane necessita di una guida iniziale per capire come relazionarsi con il nuovo membro del branco, che soprattutto dalla nascita ai 3 anni, si muove, utilizza la voce, si rapporta in maniera molto diversa da una persona adulta. Una volta che il cane viene accompagnato in questo avvicinamento e parallelamente il bambino viene guidato verso una relazione rispettosa con l’amico a 4 zampe, nascerà una relazione fantastica di affetto e fiducia.

 

Nel mese di aprile si terrà, ad Anguillara Sabazia,  un nuovo corso per divenire un educatore cinofilo K-9 Italy. Vorrebbe rivelarci qualche informazione inerente le tematiche che verranno trattate  durante il corso, la durata degli studi, i requisiti degli aspiranti cinofili ed eventuali sbocchi lavorativi di un Dog Trainer?
Il percorso formativo è articolato in due moduli e si rivolge sia a coloro che intendano approfondire le conoscenze sul cane, a cui è dedicata la prima parte del corso da aprile a giugno, sia a chi desidera intraprendere la professione di Educatore Cinofilo, che proseguirà il percorso sino a dicembre. In quest’ultimo caso è previsto un periodo di affiancamento ai Dog Trainers K-9 Italy sul campo, per cominciare a entrare in contatto con i clienti ed i loro cani. Il corso si svolge durante i week end, per permettere alle persone che lavorano di potervi partecipare ed ogni giornata prevede una parte teorica che si terrà in aula ed una parte pratica che coinvolgerà tutti i cani presenti. Tutti i temi trattati si basano sulle più recenti scoperte scientifiche in ambito cinofilo e tra questi vi sono l’evoluzione e l’etologia del cane, lo sviluppo comportamentale, la classificazione e le caratteristiche delle diverse razze canine, le necessità della specie e degli individui, le peculiarità gestionali del cane, per poi arrivare all’analisi delle problematiche comportamentali, alle strategie d’intervento e alla gestione dei cuccioli per un loro equilibrato sviluppo. Ai partecipanti si richiede di avere un cane di proprietà o di esserne detentori (ad esempio è possibile partecipare con il cane “di famiglia”). Visto il successo degli ultimi anni di K-9 Italy, l’azienda ricerca attraverso questo percorso formativo nuovi Dog Trainers da avviare al mondo del lavoro non solo nel Lazio ma nel resto d’Italia.

Aaron

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