Interviste
Intervista esclusiva a Peppe Zarbo, l'interprete di Franco Boschi in "Un Posto al Sole"
ROMA, 19 GENNAIO 2016 - Peppe Zarbo è il protagonista maschile più amato di "Un Posto al Sole", la soap opera televisiva di Rai 3. Dal 1998 interpreta il ruolo di Franco Boschi, uomo tenebroso ed affascinante che ha fatto della libertà e dell'amore, i valori più importanti della sua esistenza e, al fine di perseguirli, non si è mai arreso dinanzi a nessuna difficoltà, a costo di mettere in serio rischio la sua stessa vita.
Peppe, qual è l'aspetto caratteriale di Franco che maggiormente apprezzi?
Sicuramente il personaggio di Franco rappresenta la giustizia in tutte le sue forme. E’ un uomo turbolento e negli anni ha cercato di riscattarsi. E’ bello interpretare un personaggio che si schiera a favore dei deboli e degli indifesi; Franco ha infatti una grande umanità ed è una specie di Robin Hood, perché il suo animo cerca sempre di mettersi dalla parte di chi soffre.
Hai mai vissuto una sorta di alienazione dal personaggio che interpreti ed hai mai sentito l'esigenza di volerne prendere le distanze?
La serialità per un attore è un’esperienza singolare e quindi interpretare per molti anni lo stesso personaggio non capita spesso. Un Posto al Sole va avanti da 20 anni, quindi è chiaro che ti ritrovi a dover fare i conti con il personaggio che interpreti. Negli anni, Franco ha attraversato momenti bui e di grande sofferenza, ma io ho imparato a rapportarmi con la mia professione e a capire che a volte, non puoi non prenderne le distanze. Il lavoro dell’attore è “artigianale” e, dopo le scene, come un bravo artigiano, al termine della giornata vai a casa e ti riposi. Faccio l’attore da quasi 30 anni e 20 li ho dedicati a questo progetto seriale e se non hai una grande forza interiore ed equilibrio, ti riesce difficile interpretare lo stesso personaggio. Se hai forza interiore riesci, però, a costruire la tua vita parallelamente a quella che interpreti nella soap.
Sei un affermato attore televisivo, di cinema e di teatro. In quale ruolo non riusciresti mai a proporti al pubblico?
Ogni attore può avere caratteristiche personali più vicine ad alcuni personaggi, ma la vera scommessa è quella di trasformarsi ed avvicinarsi a ciò che è più lontano, esplorare dunque nuovi mondi interiori. Non mi sono mai sentito lontano da niente, non c’è un personaggio che non interpreterei a meno che mi venisse proposto un personaggio dai pochi contenuti, ovvero di poco spessore. Ognuno di noi ha comunque delle attitudini e delle predisposizioni, ma essere consapevoli dei propri limiti spinge sempre a migliorarsi e ad esplorare nuovi campi. Sono convito che con lo studio e con l’amore si possa arrivare ad ottenere qualsiasi risultato.
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Se un giorno Franco dovesse uscire di scena, come vorresti che fosse il suo epilogo?
In diversi momenti della mia vita ho pensato che ci potrebbero essere tanti finali, ma il modo più banale per far uscire Franco di scena, sarebbe una morte eclatante e plateale, dunque farlo morire da eroe. Far morire Franco Boschi, però, a mio avviso, sarebbe un fallimento, come affermare che il male vince sul bene. Semmai gli autori decidessero di cancellare il personaggio di Franco, preferirei che partisse, in modo da lasciare aperta la possibilità di un suo rientro. Sarebbe più rassicurante per il pubblico.
Sei il protagonista maschile più amato dalle donne. Sei mai stato vittima di stalking da parte di una tua fan?
Non sono amato perché sono bello e ho gli addominali, ma probabilmente per l’attaccamento che il pubblico ha nei confronti di Franco e per le emozioni che forse trasmette. No, non sono mai stato particolarmente pressato o vittima di stalking da parte di una fan. Le persone si sono avvicinate a me sempre in modo garbato e gentile.
Nell'ambito della tua vita privata, quali sono le tue più grandi passioni?
La mia famiglia è la più grande delle mie passioni: è la mia vera passione con la quale condivido altre mie passioni. Nel tempo libero mi piace giocare a Golf, sono un appassionato di architettura, inoltre, adoro viaggiare ed ascoltare musica. In questo momento di grande crisi economica mi ritengo un vero fortunato, perché ho un lavoro e quindi il privilegio di potermi dedicare anche a delle passioni.
Luigi Cacciatori
Immagine da Facebook.com/PeppeZarbo