Politica
Intervista al Segretario Generale UGL Terziario Roma GIULIO DE MITRI: chiarimenti sul Jobs Act
Roma, 06 Dicembre 2014 - Pensa che lo sciopero del 12 dicembre possa avere una forte adesione e che sortisca
degli effetti positivi per i lavoratori?
Sicuramente sarà partecipato, ma sui suoi effetti positivi dovremo attenderli nel 2015.
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Vi è ancora coraggio nei lavoratori a esercitare il diritto di sciopero sancito nella
Costituzione a fronte di una manovra che sembra aumentare e rafforzare il potere
datoriale?
Diminuisce sempre più, questo perché il Paese culturalmente si è modificato e in taluni
ambiti lavorativi lo sciopero non è codificato come strumento di lotta, ma bensì come
ulteriore disagio.
Riguardo all’emblema dell’art. 18, crede che le aziende, dietro motivazioni economiche,
seppur infondate, per cui non sarà più possibile il reintegro, intimeranno licenziamenti
pretestuosi mascherati, quindi da intenti espulsivi di lavoratori scomodi?
Da sempre le Aziende hanno strumenti alternativi, quindi potranno utilizzare vari strumenti
non necessariamente questo.
Le RSA dei lavoratori, molto spesso poco ben viste dalle imprese, saranno le prime per
cui saranno adottati licenziamenti per motivi economici?
Mi sembra arduo, paradossalmente il lavoratore investito di questa responsabilità è più
tutelato, poiché esiste fortunatamente l'art. 28 dello Statuto dei lavoratori per la repressione della condotta antisindacale.
Riguardo le norme del controllo a distanza, cosa si prospetta per i lavoratori?
Ma su questo, va fatta chiarezza, la norma riscritta è per tutelare il patrimonio aziendale
non per controllare i lavoratori a distanza, è chiaro che si dovranno perseguire gli abusi
aziendali dell'utilizzo distorto dello strumento.
Si tenga conto che a tutt'oggi nelle aziende al di sotto dei 15 dipendenti, il datore di lavoro
con una semplice domanda alla dtl competente riceve l'autorizzazione.
Demansionamento: come e quando l’imprenditore potrà decidere se adibire a mansioni
diverse e inferiori il prestatore di lavoro? Altro intento occulto di arginare lavoratori
scomodi?
Questa è la parte peggiore del jobs act, ed è il tentativo di appiattire la contrattazione
collettiva. Certamente gli strumenti di contrasto già ci sono nei Ccnl, ma li rafforzeremo
perché la modifica di questo articolo è immorale.
Come funzionerà realmente la nuova forma di tutela crescente nei contratti di lavoro?
Sostanzialmente per saperlo dovremo vedere il decreto attuativo della delega, si presume
che per tutele crescenti si intendano quelle di Legge, relativamente all'applicazione o
meno di norme esistenti, ma sono solo ipotesi, ripeto il banco di prova serio saranno i Ccnl
Il ruolo del Sindacato sarà indebolito e con esso anche, quindi, le forme di tutela?
Ma credo proprio di no, anzi e per un semplice motivo:
fermo restando che dobbiamo attendere i decreti attuativi, il tutto va poi codificato nei
CCNL, che sono il Negozio tra le Parti, che superano se migliorativo, anche la norma di
legge! Per cui la battaglia negli oltre 400 CCNL, potrebbe rimettere tutto nei giusti binari,
incluso il ruolo e la forza del Sindacato.
Secondo la sua esperienza pensa che gli investitori saranno ora incentivati ad investire
in Italia o crede che aumenterà sempre di più il numero dei disoccupati?
Ma il problema degli investitori non è mai stato e non sarà " il Lavoro".
Agli imprenditori Servono certezze di altro genere:
Contrasto alla criminalità e alla corruzione, certezza del processo civile e in tempi brevi,
snellezza burocratica.
Solo queste tre fattispecie pesano sui bilanci delle aziende per un buon 30%
La vostra organizzazione crede molto nei giovani, come pensa che questi potranno
creare e fare la differenza rispetto alle altre sigle sindacali?
Vede, i giovani sono il "Futuro" del Paese, e vivono oggi un contesto socio-economico di
crisi, alcuni dei quali in un apparente stato letargico appagante.
Dobbiamo coinvolgerli in processi di aggregazione reali, non più virtuali, utilizzando i
supporti tecnologici ma non rischiando di esserne schiavi.
L'aggregazione porta, attraverso il Sindacato, anche a riscoprire Valori, che nell'era del
consumismo capitalistico sfrenato, sono andati quasi perduti del tutto.
Perché possano fare la differenza rispetto alle altre sigle?
Semplicemente perché NOI siamo geneticamente diversi dalle altre OOSS, l'appartenenza
alla nostra UGL determina l'adozione di valori sociali e ideali di un tempo lontano, in altre
OOSS i giovani ci si avvicinano se trovano la semplice possibilità di essere impiegati,
tradotto da noi fare sindacato è Passione da altri è un mestiere.
Luigi Cacciatori