Politica

Intervento integrale di Mario Oliverio alla riunione Por Calabria FSE 2007-2013

PAOLA (CS) 23 GIUGNO 2015 - “Abbiamo assunto la guida del governo regionale da qualche mese e il primo compito che ci siamo dati è stato quello di inoltrare i documenti relativi alla Programmazione 2014-2020 alla Commissione Europea per consentire di aprire una fase concertativa nel merito degli obiettivi che l’amministrazione si pone nella utilizzazione delle risorse 2014-2020 e che, naturalmente, scaturiscono dal programma di governo che abbiamo presentato agli elettori calabresi sul quale abbiamo registrato un larghissimo consenso. Nella Programmazione 2014-2020 vogliamo tener conto delle luci e delle ombre emerse dall’ esperienza che abbiamo alle spalle.  [MORE]

Vogliamo aprire un rapporto fecondo con la Commissione perché riteniamo che questo rapporto deve essere intenso. In occasione della visita della signora Cretu a Reggio Calabria ho avuto modo di esprimere il nostro punto di vista, la nostra intenzione di intensificare i rapporti con la Commissione e con i suoi organi e anche di utilizzare questi incontri per mettere a fuoco quelli che sono i problemi che sono alla base delle difficoltà che, nel corso di questi anni, non hanno consentito o hanno ritardato la utilizzazione delle risorse in relazione agli obiettivi posti. Intanto, per quanto riguarda il 2007-2013 noi stiamo imprimendo un passo più celere per evitare il disimpegno e stiamo ponendo grande attenzione all’adeguamento dei controlli, perché è giusto che su questo versante la Regione si metta con le carte in regola per superare distorsioni, incomprensioni, ma soprattutto per evitare che, attraverso provvedimenti che scaturiscono da una insufficienza nell’esercizio dei controlli, si possano determinare situazioni gravi per la nostra regione. In questo senso io credo che bisogna fare alcune riflessioni anche di merito.

Ritengo, per esempio, che bisogna riflettere sugli strumenti di ingegneria finanziaria, sulla possibilità di utilizzare questi strumenti superando discrasìe, limiti di impostazione e anche di procedure poiché, a mio parere, le risorse che possono essere utilizzate attraverso l’ingegneria finanziaria costituiscono un pilastro fondamentale per il sostegno alle imprese e alle attività economiche e dell’imprenditoria in una regione come la nostra.

E’ nostra intenzione organizzare un “focus” specifico alla questione dell’utilizzo degli strumenti di ingegneria finanziaria, perché possano essere affinate le procedure con le dovute garanzie di trasparenza e di controllo a cui non bisogna mai rinunciare e per rendere più fluido il rapporto fra l’impresa e la pubblica amministrazione. Vogliamo riflettere sull’esperienza passata per migliorare la Programmazione 2014-20120. Riteniamo di dover utilizzare le risorse del POR attraverso una governance che sia ispirata da una visione unitaria. Fesr, Fse e Psr devono avere una cabina di regia unitaria proiettata verso la utilizzazione di obiettivi per consentire una utilizzazione efficace nella crescita più complessiva del tessuto economico e sociale della regione. E in questo senso stiamo riflettendo, e lo faremo di concerto con la Commissione ed i ministeri competenti, su un Progetto di Rafforzamento Amministrativo che sia capace di adeguare la governance, anche qui partendo da quella che è l’esperienza che abbiamo alle spalle. Riteniamo che bisogna inserire fattori di innovazione in questa direzione.

Penso per esempio, proprio per rendere operativo l’intento di realizzare la utilizzazione delle risorse attraverso una visione unitaria per obiettivi, a piani di azione attraverso i quali determinare una utilizzazione più efficace delle risorse. Ritengo necessario, in questo quadro, affrontare il problema dello snellimento delle procedure che, in grande parte, chiama in causa una riorganizzazione della struttura della Regione e della individuazione degli strumenti attraverso i quali bisogna agire. Quello della semplificazione amministrativa lo ritengo uno degli aspetti fondamentali per superare le difficoltà e i limiti che si sono registrati nel corso di questi anni nella utilizzazione piena ed efficace delle risorse. Tutto questo, naturalmente, deve essere fatto in relazione agli obiettivi che ci poniamo. Noi non possiamo non tenere conto che la Calabria è la regione che presenta il quadro più difficile dal punto di vista degli indicatori economici e sociali dell’area del Mezzogiorno. E’ la regione che presenta maggiori difficoltà ma anche tantissime potenzialità che devono essere messe nelle condizioni di potersi esprimere.

In questo quadro la definizione degli obiettivi sui quali stiamo lavorando ed in base ai quali abbiamo definito un cronoprogramma a tappe forzate perchè entro la fine di luglio possa essere completato questo lavoro, richiederanno momenti di approfondimento e di confronto. L’8 luglio prossimo terremo un seminario aperto oltre che a competenze specifiche anche alle forze sociali, per un approfondimento nel merito, perché riteniamo che in questa fase di definizione della Programmazione, attraverso la concertazione anche con la Commissione che sarà successiva, credo sia importante il concorso e il contributo delle forze attive che operano in questa regione. Parlo delle forze sociali e degli amministratori locali che dovranno svolgere un ruolo da protagonisti nella costruzione di questo percorso e nella governance della utilizzazione delle risorse. In sintesi, noi pensiamo ad un modello di governance che sia monitorato, che abbia un percorso fortemente monitorato dalla Regione ma che sia articolato in modo diffuso sul territorio e sulle forze sociali.

Io credo che in questo senso vada valutato lo sforzo che stiamo facendo.
Ho apprezzato molto le valutazioni che la Commissaria Cretu ha pubblicamente ha avuto modo di esprimere in occasione della sua venuta a Reggio Calabria il 22 aprile scorso, allorchè ha dato atto che nel giro di pochi mesi si è invertita una tendenza, si è attivato uno sforzo in direzione dell’utilizzo delle risorse destinate alla nostra regione attraverso la Programmazione comunitaria e si è instaurato un nuovo rapporto tra noi e la Commissione. Purtroppo, ahimè, siamo usciti dalla sospensione dei pagamenti per quanto riguarda il Fesr e ci siamo ritrovati ad aprile con le risultanze di una verifica che era cominciata nell’aprile del 2014 con la sospensione dei pagamenti per quanto riguarda il Fondo Sociale Europeo, ma anche su questo lavoreremo per mettere in linea la Regione. Lo faremo con determinazione, perché siamo convinti che la Calabria potrà, con l’apporto di tutti, non solo invertire definitivamente una tendenza negativa, ma ricollocarsi ai primi posti nella utilizzazione delle risorse perché da questa strada passa la crescita della nostra regione e la capacità di allinearsi alle altre regioni italiane ed europee. Questo è il nostro obiettivo e sono sicuro che anche l’incontro di oggi sarà una occasione per riflettere e per dare un nuovo impulso a questo lavoro”.