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Intervento in Libia, Usa: "Italia guidi la missione militare"

ROMA, 1 MARZO 2016 - Il segretario alla difesa, Ashton carter, dichiara il suo appoggio al nostro paese in una eventuale operazione militare in Libia. Dagli usa precisano che la coalizione entrebbe in azione solo "quando in Libia ci sarà un governo". [MORE]

Gli Stati Uniti si dicono sono pronti a sostenere con forza l’Italia in un’operazione militare il Libia, in cui il nostro paese avrebbe un ruolo guida. Lo ha dichiarato, durante una conferenza stampa al Pentagono, il segretario alla Difesa americano Ashton Carter. Insieme al generale Joseph Dunford, Carter ha precisato, tuttavia, che la coalizione entrerà in azione solo "quando in Libia ci sarà un governo" di unità nazionale, che il capo del Pentagono spera arrivi il prima possibile.

"Ai libici – ha però ammesso Carter - non piace l'idea di un intervento esterno straniero, così come non piace che qualcuno entri nel Paese per prendersi il loro petrolio". Siamo certi - ha proseguito - che quando il governo sarà nato, e speriamo accada presto, chiederà un aiuto internazionale". Tutto ciò arriva a pochi giorni dal dibattito sull'utilizzo della base militaere di Sigonella, in Sicilia, per lo schieramento di droni armati americani destinati ad operazioni in Libia. Il premier Renzi, e il ministro della Difesa, Pinotti, hanno precisato che queste operazioni verrebbero in ogni caso valutate e autorizzate caso per caso dal governo, per il quale la priorità in Libia resta un governo d'unità nazionale e una cooperazione internazionale con gli alleati, in un'ottica di coalizione.

A Tobruk intanto, dove è attesa già da qualche settimana la fiducia all'esecutivo proposto da Fayez Sarraj, il voto continua a essere rinviato. Una riunione dell'Assemblea prevista per lunedì si è risolta nell'ennesimo nulla di fatto. "Preoccupa lo stallo in Libia", ha scritto oggi Renzi nella sua E-news, mentre Roberta Pinotti, ha evidenziato i timori italiani per i fenomeni di terrorismo nel Paese incontrando a Gerusalemme il suo omologo Moshe Yaalon.

 

Giuseppe Sanzi