Politica

Intervento di Pisano su congressi PD e SEL

CATANZARO, 15 NOVEMBRE - (Riceviamo e pubblichiamo)
Suscita una profonda tristezza leggere quotidianamente i resoconti giornalistici sul congresso del Partito democratico e la battaglia a suon di comunicati fra gli schieramenti in corsa per la segreteria provinciale.
In questo, purtroppo, stiamo assistendo a un esercizio di stile che rende il Pd in tutto e per tutto simile ai partiti di centrodestra. Anzi, volendo, lo si può definire ancora peggio. Perché ormai è evidente come la lotta intestina di quello che dovrebbe essere il partito guida del centrosinistra, si sia accomodata sugli sconci binari della guerra delle tessere e delle accuse reciproche di brogli.

Chi può garantirsi il maggior numero di iscritti, può vincere la battaglia e mettere all’angolo gli sconfitti. È uno squallido gioco di potere nel quale non esiste nessun simulacro di democrazia interna, ma solo uno spettacolo che gira intorno al balletto di cifre maldestramente mascherato dagli ideali, solo a parole democratici, di tutti i renziani – ormai lo sono diventati proprio tutti – che giocano sulla pelle di quanti, nel Pd, ci credono veramente.

Purtroppo, considerando comportamenti del genere, non vedo come il centrosinistra possa uscire da questa crisi profonda e irreversibile, dove il nuovo sembra già vecchio e il vecchio si trasforma in pieno stile gattopardesco per mantenere rendite di potere, posizione e visibilità all’interno del partito. Spero che il prossimo congresso provinciale di Sel, il 29 Novembre, possa avere caratteristiche ben diverse. Purtroppo, però, credo che i miei compagni vendoliani riusciranno a fare anche peggio: nessun dibattito interno, nessuna idea progettuale o visione di una Calabria diversa, nessuna – e ripeto nessuna – strategia politica definita. Se tutti questi sintomi, come temo, sfoceranno in una malattia vera e propria, si profila un congresso farsa che si snoderà, anche in questo caso, sulla lotta fra i padroni delle tessere. Con grande amarezza di chi, come me, nella sinistra ci crede ancora. [MORE]

(Notizia segnalata da Giuseppe Pisano Sel)