Politica

Interrogazione parlamentare al Ministro dello Sviluppo Economico sul messaggio di una Fiction-Tv

16 GENNAIO 2016 - «Sapere quali iniziative il Ministro dello Sviluppo Economico intende intraprendere per evitare che in futuro vengano trasmesse sulle reti pubbliche Fiction che negano la professionalità dei docenti italiani» è l’interrogazione che gli onorevoli Campanella e Bocchino hanno presentato al ministro in data 12/01/2016 dopo aver accolto la denuncia dei “Partigiani della Scuola Pubblica” sulla scarsa professionalità dei docenti trasmessa da una Fiction televisiva e pubblicata dagli organi di informazione. La denuncia metteva in luce che su Rai 1, il 29 Dicembre 2015, era andata in onda la seconda puntata della Fiction “Tutto può succedere” con la quale veniva veicolata un’informazione parziale e falsa circa le modalità con le quali si affronta la diversabilità nella scuola pubblica.  [MORE]

L’interrogazione , inviata pure per conoscenza ai Partigiani della Scuola Pubblica dalla segreteria dell’onorevole Campanella, verrà discussa a breve in Parlamento. Al secondo episodio della fiction "Tutto può succedere", andato in onda il 29 dicembre 2015 su Rai 1 in prima serata, circa 4 milioni di telespettatori hanno assistito alle disavventure scolastiche di un bimbo con sindrome di Asperger, costretto a lasciare la scuola pubblica per iscriversi in una costosa scuola privata « data l'incapacità dei suoi insegnanti». Ad inizio di puntata, i genitori del bimbo in questione sono invitati dalla dirigente scolastica a scrivere il piccolo in una scuola più adatta che risulta essere una costosa scuola privata a cui gli alunni di regola possono accedere solo dopo aver superato una difficile selezione.

Gli onorevoli, premettendo che il prodotto televisivo trae ispirazione dalla serie americana "Parenthood", chiedono al ministro quali iniziative intenda intraprendere affinché «la Rai puntualizzi che la fiction è stata prodotta in un paese straniero e non fa riferimento al sistema scolastico italiano ed evitare che in futuro vengano trasmesse sulle reti pubbliche fiction che negano la professionalità dei docenti italiani e soprattutto inviano messaggi di sfiducia ai ragazzi diversamente abili e ai genitori che frequentano la scuola pubblica». I Partigiani della Scuola Pubblica precisano che in Italia lo studente con disabilità ricorre alla scuola pubblica che, grazie alla Legge 104/92, deve garantire l'integrazione del soggetto nel rispetto delle pari opportunità oltre ad essere ritenuta «in tutto il mondo un’eccellenza per l’integrazione degli alunni diversamente abili». Pertanto, poiché il servizio scolastico pubblico in Italia funziona all’opposto rispetto a quello degli Usa, la location italiana avrebbe comportato una netta inversione dei ruoli delle due istituzioni: scuola pubblica e scuola privata.

Lina Latelli Nucifero