Politica
Trovato un accordo nel Pdl: il ddl non verrà modificato
ROMA - Il Pdl ha trovato un accordo per le intercettazioni, il testo viene così ‘blindato’ ed il Premier Silvio Berlusconi attacca duramente magistrati e stampa: "La legge è stata ostacolata da toghe e giornalisti ma adesso basta. Il testo che arriva alla Camera non sarà modificato. E questa è una decisione vincolante per il Pdl. Non dobbiamo perdere più tempo e bisogna votarlo senza ulteriori modifiche. Ammetto che nel programma avevamo scritto una cosa dai principi molto più forti, ma fare leggi è un calvario quotidiano, pensi ad un cavallo e ti ritrovi un cammello. Ma adesso il testo è stato modificato ma non va più cambiato". [MORE]
Anche Fini da l’approvazione in merito all’ultima versione del ddl che ha esaminato e dice: “Sono certo che Berlusconi concordi con me sul fatto che la nuova formulazione del ddl fa sì che esso di certo non contrasti con altri impegni presi con gli elettori: quelli in materia di lotta alla criminalità e di difesa della legalità".
Gli editori di giornali non dovranno preoccuparsi relativamente alle penali in cui potrebbero incorrere: "c'è una sanzione pecuniaria che è correlata alla gravità del reato, mentre non è prevista alcuna sanzione di tipo penale per gli editori". Sarà soltanto il giornalista che pubblica la notizia a farne le spese se decidesse, incautamente, di pubblicare testo parziale o totale delle intercettazioni poiché pagherà il reato con tre anni di carcere.
E Berlusconi si difende così dalle accuse: "Ci criminalizzano perchè dicono che noi vogliamo impedire la libertà di stampa".
Intanto Massimo D'Alema critica la scelta del Pdl di blindare il testo ed aggiunge: "se il testo è quello noto fino a ieri vi sono norme non rassicuranti, soprattutto dal punto di vista della sicurezza dei cittadini".
Molto più dura è invece la reazione di Di Pietro che ribatte: “Silvio Berlusconi è un attore malefico nato, che propone e realizza un provvedimento scellerato e fascista. Siamo pronti alla resistenza, dentro e fuori il Parlamento". Italia dei Valori esprime tutto lo sdegno per il procedimento con Silvana Mura: "Il premier Silvio Berlusconi probabilmente confonde l'ufficio di presidenza del Pdl con l'intero Parlamento, dal momento che parla di testo blindato e immodificabile da parte delle camere, dopo la pronuncia dell'ufficio di presidenza del suo partito, e questo è grave in particolare per quanto riguarda la Camera dei Deputati Coglie invece involontariamente nel segno quando parla di opposizione al Ddl sulle intercettazioni da parte di magistrati e giornalisti. Se questa c'è stata e continua ad esserci è perché la legge sulle intercettazioni fa un favore al crimine e danneggia fortemente la libertà di informazione, ed il premier con le sue parole finalmente lo ammette". Belisario invece dichiara: "Oggi non c'è stato un accordo nell'Ufficio di Presidenza del Pdl, ma un atto di sottomissione all'Imperatore. Berlusconi comanda e i suoi lacchè obbediscono sull'attenti, anche se il premier ha la faccia tosta di dirsi non completamente soddisfatto. E' solo un'altra squallida puntata del provvedimento porcheria che per noi deve essere stracciato perché assolutamente caotico, oltre che incostituzionale. Se poi sarà presentato anche il maxiemendamento su cui porre la questione di fiducia, la cricca che sta tanto a cuore a Berlusconi sarà salva, mentre gli italiani onesti saranno ancora una volta presi in giro. Così il cerchio si chiude, nel peggiore dei modi. L'Italia dei Valori non si farà intimidire dagli attacchi che stanno arrivando in questi giorni, continuerà ad opporsi con forza nelle Aule parlamentari e nelle piazze. E' ora che i cittadini si ribellino a questo dittatoriale modo di governare che sta affossando la democrazia del nostro Paese".