Cronaca

Intercettati quattro magistrati pugliesi

È di ieri pomeriggio la notizia che l’agenzia Ansa diffonde alla stampa italiana. Due pm, un giudice in servizio a Trani e un pm in servizio a Bari sono i coinvolti nelle intercettazioni della polizia disposte a Bari nell’ambito delle indagini sulle fughe di notizie da parte degli operatori giudiziari pugliesi. Un procedimento riallacciato al 9 settembre scorso, allorquando il Corriere della Sera pubblicava i verbali d’interrogatorio di Gianpaolo Tarantini, [MORE] atto consentito sicuramente per mano di <<talpe>> succhia e diffondi-notizie. Alle 23.00 di ieri sera però un comunicato della Procura smentisce:”Non sono mai state disposte intercettazioni a carico di magistrati né di Trani, né di Bari nell’ambito di inchieste che interessano questa Procura. Peraltro non consentite dalle vigenti disposizioni del Codice di procedura penale che vietano indagini a carico di magistrati operanti nello stesso distretto”.

 

Un giallo insomma, in cui non si capisce bene se le intercettazioni siano state avviate o meno. Un giallo, del resto, che ha irritato subito il Sindacato dei Magistrati il quale continua a parlare di false ombre che pregiudicano l’immagine dell’ investigatore del caso Berlusconi-Agcom, Michele Ruggiero, intercettato –questo sì- mentre parlava con una giornalista tramite cellulare del tenente colonnello Salvatore Paglino, ai domiciliari ormai da 15 giorni.

Un caso, quest’ultimo, però , che a ben guardare non vede, almeno fino a questo momento, contravvenire ad alcuna norma di legge: cronisti e operatori giudiziari che non violino la segretezza delle indagini e ristagnino in conferme di fatti già noti, non sono perseguibili ex lege. Se sia così o se sia, invece, giustificata la dura presa di posizione a riguardo dell’ Anm, questo lo si vedrà in seguito.

 

[in alto a sinistra, il Procuratore Antonio laudati]
[ *Fonte circoscritta al solo comunicato Procura in articolo: Gazzetta del Mezzogiorno ed. 16 giugno 2010 a firma di G.L. e M.S.]