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Inter-Mancini, tensione alle stelle e panchina in bilico

NEW YORK - Cresce il malumore in casa Inter per Roberto Mancini. La situazione pare ora decisamente essersi complicata e le dimissioni del tecnico di Jesi potrebbero arrivare già oggi lunedì 25 luglio, molto prima dunque dell’incontro tra l’ex tecnico di City e Galatasaray e la nuova proprietà cinese, che detiene il 68% del club dopo aver rilevato le quote del presidente Erick Thohir. [MORE]

Mercato e rinnovo. Non sarebbe bastato a rasserenare gli animi l’incontro tra Mancini e Thohir. Le parti sembrano ancora lontane sia in ottica calciomercato che sul rinnovo dello stesso Mancini. Pare infatti che la società non sia orientata a garantire un nuovo contratto a Mancini, in scadenza nel giugno dell’anno prossimo, e dunque al termine di questa stagione. Thohir avrebbe anticipato così la posizione di Suning in merito al proprio futuro.

Ma i dubbi del tecnico sarebbero legati non tanto alla grana contratto, quanto al rafforzamento della squadra, sinora impalpabile. Anzi, il rischio sarebbe non solo quello di non rinforzarsi ma anche di perdere pezzi pregiati del club, su tutti quel Mauro Icardi che ora fa gola al Napoli dopo la cessione del ‘Pipita’ Higuain alla Juventus. Il club di De Laurentiis si farà avanti e l’Inter, considerati i problemi legati al Fair Play finanziario, potrebbe cedere. Ipotesi questa che Mancini non vorrebbe prendere in considerazione, puntando a tenere big come Icardi e a rinforzare il reparto offensivo con i nomi che circolano: su tutti Candreva e Gabriel Jesus.

Intanto, è arrivata un’altra sconfitta dal precampionato con il Psg di Emery: 1-3 il verdetto finale nonostante il momentaneo pareggio di Jovetic su rigore. Il dissenso manciniano è carico di silenzi rumorosi nel dopo partita: ripartire con un nuovo tecnico o confermare lo stesso senza segnali chiari della nuova proprietà rischia di ridimensionare di parecchio le ambizioni del popolo nerazzurro.

foto da: naijascoreboard.com

Cosimo Cataleta