Estero
Aria contaminata e villaggi del cancro: la Cina che inquina finisce sui documenti ufficiali
PECHINO, 22 FEBBRAIO 2013- Circa quattro anni fa, all'inizio del 2009, un giornalista cinese pubblicò in rete una mappa del suo Paese, costellata dalla presenza di decine di punti rossi sparsi tra le più diverse e lontane regioni del colosso asiatico: scoppiò così l'annoso caso dei "villaggi del cancro", aree abitate in cui l'alto tasso di inquinamento aveva contribuito negli anni ad aumentare l'incidenza dei tumori tra la popolazione.
Una lunga polemica, insabbiata per mesi dai media nazionali, che solo oggi sono tornati finalmente sul tema, dopo la pubblicazione di un report del Ministero dell'Ambiente allegato al piano quinquiennale 2011-2015; la relazione, infatti, ammette apertamente che, in varie zone della Cina, la presenza di materiali tossici e sostanze nocive avrebbe provocato situazioni di emergenze idrica e atmosferica, contribuendo alla formazione di veri e propri "villaggi del cancro".[MORE]
L'espressione, così, si fa largo tra i documenti ufficiali, proprio nei giorni in cui la nazione intera resta in subbuglio per la questione dei rifiuti industriali, che starebbero rilasciando nell'aria e nell'acqua enormi quantità di pericolosissimo particolato fine.
Statistiche alla mano, si scopre che ad oggi le città cinesi risultano tra le più inquinate del globo; la rapida industrializzazione, unita alla scarsa attenzione per il patrimonio naturalistico e all'uso di prodotti chimici tossici normalmente vietati in Occidente ha innescato un mix capace di provocare danni inestimabili per la salute dell'ambiente e della popolazione.
La questione, insomma, è più intricata che mai, ma come dichiara speranzoso l'avvocato Wang Canfa, famoso per difendere i cittadini di Pechino dai problemi legati allinquinamento, qualcosa comincia a muoversi, anche tra i vertici del Partito Comunista; mai prima d'ora, infatti, la questione ambientale era riuscita a conquistare spazio tra mozioni di sviluppo e piani quinqueinnali.
(nella foto: inquinamento a Pechino, immagine da: www.theglobalist.it)
Simona Peluso