Cronaca

Inizia dalla Toscana la "guerra" dei ristoratori alle sagre estive improvvisate

PRATO, 1 AGOSTO 2011 Soprattutto nel periodo estivo, percorrere in auto più di una ventina di chilometri su di una qualunque strada extraurbana , senza imbattersi nella segnaletica che ci indica nelle vicinanze la Sagra di un “qualcosa”, è un’ardua impresa.[MORE]

Qualcosa di paragonabile forse solo a riuscire a non incorrere in un incontro ravvicinato con un temibile autovelox sula stessa distanza chilometrica. Ma ora le cose potrebbero divenire più difficili per gli organizzatori di questo particolare tipo d’evento, che vede il culmine proprio nei mesi di luglio ed agosto. Già, perché anche le sagre non sfuggono alla regola valida per tutti che prima o poi un nemico da qualche parte lo si riesce a trovare. In questo caso, i “nemici” di questi ameni eventi sono i titolari di ristoranti o esercizi vari di ristorazione.

Questi ultimi di regola hanno infatti da adempiere a formalità burocratiche complesse e devono sottostare ad un regime fiscale ben preciso, laddove chi effettua attività di ristorazione durante le sagre ha dei percorsi burocratici molto più esemplificati e spesso non è neanche soggetto a tassazione. Secondo i ristoratori, anzi, parrebbe proprio che spesso vi siano veri e propri ristoranti camuffati da sagre.

La Fipe Confcommercio, che rappresenta i pubblici esercizi, ha quindi annunciato la prossima presentazione di ricorsi al Tribunale Amministrativo della Toscana, contro quei sindaci che non attuano la normativa regionale in materia di organizzazione di eventi a carattere culinario. Nel mirino ci sarebbero in primo luogo i primi cittadini dell'area del Mugello.

La preannunciata azione si fonda in particolare sul fatto che in Toscana la legislazione regionale prevede dei precisi requisiti per l’organizzazione delle sagre , come ad esempio il prefiggersi la diffusione delle tipicità locali. Il che é dubbio che avvenga in molte sagre improvvisate. Ma la Toscana non è la sola regione dove le acque si stanno smuovendo. Anche in Lombardia, recentemente la Confesercenti ha inoltrato in Regione la proposta di più severe e dettagliate regolamentazioni delle feste popolari.

La “guerra” delle sagre sembra quindi essere solo all’inizio. E stavolta, non è scontato che il tutto finisca a …tarallucci e vino!

Raffaele Basile