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ROMA, 7 MARZO - L'ex pm di Palermo Antonio Ingroia è indagato per peculato. L'ex magistrato che ora è amministratore della società regionale Sicilia e servizi, è stato interrogato questa mattina, in procura, con l'accusa di aver percepito, indebitamente, una serie di rimborsi per trasferte, proprio nella qualità di amministratore della società regionale. [MORE]
La Procura vuole mantenere la riservatezza del caso. L'indagine, coordinata dall'aggiunto Dino Petralia e dai pubblici ministeri Piero Padova ed Enrico Bologna, si riferisce al periodo compreso tra il 2014 e il 2016. Secondo gli inquirenti, Ingroia avrebbe intascato rimborsi per trasferte per 30 mila euro che comprendono trasporti e spese di vitto e alloggio, nonostante fossero rimborsabili solo i soldi spesi per il viaggio. L'ex magistrato, assistito dall'avvocato Mario Serio, si è difeso sostenendo che la norma che disciplina i rimborsi comprende non solo il trasporto, ma anche le altre spese di viaggio.
Sotto inchiesta, inoltre, è finita anche l'indennità di risultato che Ingroia si è liquidato: per l'accusa a fronte di un utile di 33 mila euro, Ingroia si sarebbe liquidato un'indennità di 117 mila euro, somma che ha portato al deficit di bilancio della società. L'indennità di risultato, dal 2008, ha una nuova disciplina che prevede la liquidazione delle somme solo in presenza di utili e comunque in misura non superiore al doppio del cosiddetto compenso omnicomprensivo.
Maria Minichino
(fonte immagine iltempo.it)