Salute

Influenza, il picco a febbraio

NAPOLI, 19 GENNAIO 2015 - Negli ultimi giorni si sta registrando un’ impennata di casi di influenza, ma il picco è previsto per i primi di febbraio. A dichiararlo sono gli esperti. "I casi stanno aumentando, e la curva dell'influenza ha un'andamento simile a quello degli anni passati: tutto lascia pensare che il picco sarà raggiunto ai primi di febbraio", ha riferito all'Adnkronos Salute, Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss). Stefania Salmaso, direttore del Centro nazionale di epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità ha affermato: "Nelle ultime settimane sono stati segnalati una sessantina di casi più gravi, ed in una cinquantina di questi è stato necessario ricorrere alla ventilazione assistita attraverso l’apparecchiatura Ecmo".
Due i decessi per complicanze, uno ad Aosta e l’altro a Lecce (vittima un bambino). [MORE]


L’esperta Salmaso ha inoltre spiegato che il virus che sta circolando attualmente è l’H1N1, ovvero quello della cosiddetta influenza suina, mentre era atteso l’arrivo di un nuovo ceppo più virulento, il virus A-H3N2, che però fortunatamente al momento in Italia non è ancora arrivato, si sta diffondendo solo negli Usa e nel nord Europa:


« La maggioranza dei casi è dovuta al virus della cosiddetta influenza suina, A-H1N1, ma questo dato non preoccupa particolarmente. Ci si attendeva l’arrivo di un ceppo virale nuovo ed eventualmente più virulento, ma al momento il ceppo che continua a circolare maggiormente è appunto l’H1N1, già noto e già ricompreso nella composizione del vaccino. Ciò è solo la riprova della “efficienza” di tale virus, che non si è lasciato “sostituire”, almeno finora, da altri virus emergenti nuovi».


Ad incidere sul numero di casi di influenza stagionale, affermano gli esperti, potrebbe essere il calo delle vaccinazioni, registratosi in conseguenza della vicenda del vaccino Fluad . Il presidente della Società italiana di Igiene, Carlo Signorelli, avverte: "anche se è un po’ tardi per vaccinarsi, per le categorie a rischio, come gli over-65, non è invece mai troppo tardi, e questo gesto potrebbe evitare conseguenze più gravi".

(fonte: Corriere.it e Adnkronos)

[foto: meteoweb.eu]

Antonella Sica