Salute
Infermieri per Covid: il primo nucleo di volontari in partenza per le strutture sanitarie
ROMA, 4 APR - In questa fase emergenziale andranno a supportare i professionisti che già operano nell’ambito della sanità regionale
Sono 93 i professionisti che, tra la giornata di oggi e e domenica, raggiungeranno le strutture sanitarie impegnate a fronteggiare l’emergenza in corso, nell’ambito dell’iniziativa “Infermieri per Covid”
Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Trentino e Valle D’Aosta sono le Regioni e Province autonome di destinazione di questo primo gruppo di infermieri volontari che andrà a supporto del personale regionale, da mesi impegnato negli ospedali dove sono trattati i pazienti affetti dal Coronavirus.
Un aiuto importantissimo e dal forte valore simbolico - ha sottolineato il Direttore del Dipartimento della Protezione Civile e coordinatore del comitato tecnico-scientifico sul Coronavirus Agostino Miozzo, nel portare il suo ringraziamento e saluto agli infermieri volontari.
“Grazie per la scelta coraggiosa che avete fatto. A voi va il ringraziamento del Governo e della Protezione Civile, a voi - ha sottolineato Miozzo - che avete deciso di lasciare temporaneamente il vostro lavoro quotidiano per dare sollievo ai tanti colleghi impegnati nell’emergenza Coronavirus e scrivere così una importante pagina solidale della nostra storia”.
Una spinta solidale che, significativamente, vede tutti impegnati: i medici e gli infermieri del Centro e del Sud Italia a supporto dei territori del Nord Italia, così duramente colpiti dall’emergenza, ma anche il personale sanitario di numerosi Paesi intervenuti a supporto del nostro, con team internazionali da Albania, Cina, Cuba, Russia, Stati Uniti, Ucraina.
La struttura sanitaria e la Regione di destinazione degli infermieri volontari in partenza in questi giorni sono state definite incrociando le loro specifiche professionalità con le esigenze rappresentate dai diversi territori.
La task-force costituita grazie a “Infermieri per Covid” - a partire da un bacino di oltre 9.400 candidature spontanee raccolte in appena 48 ore - è composta prevalentemente da professionisti di “area critica”. Si tratta quindi di infermieri che andranno a operare nei settori della rianimazione, della medicina di urgenza e di pronto soccorso in coerenza con le necessità di Regioni e Province autonome impegnate nel contrasto al Coronavirus.