Cronaca

Indignados in corteo a Roma

ROMA , 16 GENNAIO 2012 - Nel primo pomeriggio di ieri le strade del centro della capitale sono state invase dagli indignados riuniti in un corteo mascherato per manifestare contro le banche. Ciò ha creato diversi disagi nella circolazione e alcuni momenti di tensione nella città. [MORE]

La sfilata è partita da piazza San Giovanni per raggiungere come ultima tappa piazza del Popolo, luogo in cui da giorni si erano accampati per atto di protesta e in cui era prevista un’assemblea sul lavoro e sullo sciopero generale. Durante il percorso, le circa duecento persone provenienti da diversi paesi hanno indossato maschere raffiguranti membri delle istituzioni politiche, intonando canti e danzando a suon di tamburi. I manifestanti, inoltre, hanno affisso alle pareti delle banche e alle vetrine dei fastfood manifesti che rivendicavano il bisogno di riappropriarsi della propria libertà.

Alcuni momenti di tensione si sono riscontrati nei pressi di piazza di Spagna quando due persone si sono arrampicate sull’obelisco al centro della piazza e al Colosseo quando alcune persone vestite da clown hanno scavalcato i cancelli dell’anfiteatro per un breve ballo con i visitatori. I trasporti pubblici cittadini sono rimasti bloccati per più di un’ora creando disagi nella circolazione. Il primo cittadino Gianni Alemanno ha manifestato la sua disapprovazione verso il corteo chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine per far interrompere il corteo perché non autorizzato. Intorno alle 17 Il “carnevale di sistema” - questo è il nome che hanno voluto dare gli indignados alla sfilata - ha raggiunto piazza del Popolo riportando la capitale alla sua caotica normalità.

Il movimento degli indignati nasce a Madrid il 15 maggio scorso da un centinaio di giovani precari che occuparono le piazze per manifestare la loro indignazione contro il precariato. Successivamente tale movimento ha raggiunto anche altri paesi, tra cui l’Italia. Oggi gli indignados sono un insieme eterogeneo di persone sia per età che per status sociale, che non si sentono rappresentate dalle istituzioni governative e vogliono esprimere la loro indignazione verso le ingiustizie che vengono loro imposte dal sistema.

Foto da: flickr.com

Cristin Stella