India: milioni di persone in sciopero contro le grandi catene di supermercati
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NEW DELHI, 20 SETTEMBRE 2012 - Sono circa 50 milioni gli indiani che hanno aderito oggi allo sciopero contro la liberalizzazione dei supermercati stranieri. Lo sciopero, indetto dai partiti di opposizione, ha portato in piazza e per le strade di città come New Delhi, Mumbai e Bangalore milioni di persone. Molte scuole ed esercizi commerciali sono stati chiusi, in alcune zone anche il trasporto pubblico è stato bloccato dagli stessi manifestanti. L’adesione più massiccia si è registrata negli Stati guidati dal Bharatiya Janata Party (Bjp), il partito nazionalista indù che è a capo dell’opposizione.
La riforma, fortemente voluta al primo ministro Manmohan Singh, prevede l’apertura del mercato al dettaglio alle grandi catene di supermercati straniere. Nello specifico è previsto di accordare il 51% degli investimenti esteri alle grandi catene di supermercati multimarca, quali Carrefour o Wallmart, e il 100% alle monomarca. Il premier sostiene che questi investimenti stranieri daranno una nuova sferzata all’economia indiana, che ha registrato un calo della crescita nell’ultimo anno.[MORE]
La popolazione, l’opposizione e anche alcuni partiti alleati con l’attuale governo sono contrari a questa riforma. Il commercio al dettaglio indiano da lavoro a più di 40 milioni di persone, oltre il 90% degli scambi commerciali avviene infatti attraverso i piccoli rivenditori. Questi piccoli rivenditori, con l’avvento delle grandi catene commerciali, saranno costretti a chiudere perché non avranno più prezzi competitivi, surclassati purtroppo dalla grande distribuzione.
(foto da www.ilsole24ore.com)
Laura Lussu