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India: Kerala, 164 morti nelle inondazioni

NEW DELHI, 17 AGOSTO - Secondo un nuovo rapporto annunciato questa mattina dal capo del governo locale dello stato indiano del Kerala, Pinarayi Vijayan, le inondazioni hanno provocato a tutt’ora 164 morti. [MORE]

Il governo dello stato dell'India meridionale ha descritto il fenomeno come "estremamente grave", al momento, esercito, protezione civile, vigili del fuoco, organi di polizia, ecc. sono impegnati nelle operazioni di soccorso e coordinameno per aiutare migliaia di persone intrappolate dalle inondazioni.

Più di cinquecento soldati sono stati schierati per assistere nelle operazioni di soccorso e sono previsti ulteriori rinforzi nelle prossime ore. "Tutti i distretti sono in allarme perché ci aspettiamo più pioggia per le prossime ventiquattro ore", ha affermato il centro di gestione delle catastrofi del Kerala.

Ci sono più di 150.000 senzatetto che si sono rifugiati nei 1300 campi allestiti per accoglierli.

I collegamenti ferroviari e aerei sono stati sospesi, molti villaggi e migliaia di case sono state allagate. Niente acqua, niente cibo, i telefoni cellulari non funzionano.

Gli elicotteri evacuano di continuo i rifugiati sui tetti, la televisione mostra le auto e il bestiame spazzato via dai flussi dell’acqua.

Più di 10.000 chilometri di strade sono stati danneggiati o distrutti, ha detto il governo locale, che ha ordinato l'apertura di 34 dighe e bacini artificiali in cui l'acqua ha raggiunto un livello ritenuto pericoloso.
Nelle migliori delle ipotesi, a Kochin, la città principale dello stato, l'aeroporto internazionale rimarrà chiuso fino al 26 agosto.

Molto apprezzato dai turisti, secondo le statistiche ufficiali, l'anno scorso, il Kerala, è stato visitato da oltre un milione di turisti.

Noto per sue spiagge decorate da palme e dalle piantagioni di tè, situato nel sud-ovest dell'India, il Kerala, è colpito ogni anno, da giugno a settembre, da forti piogge durante la stagione dei monsoni. Ma, i danni causati da queste ultime precipitazioni, questa volta sono state particolarmente forti, le più intense registrate in quasi un secolo.

Luigi Palumbo

Fonte imagine: Keystone