Economia

Indesit-Whirlpool,piano aziendale aumenta investimenti e taglia posti:1340esuberi.Operai in sciopero

CASERTA, 16 APRILE 2015 - Un nuovo piano aziendale per il marchio Whirlpool- Indesit mirerebbe ad aumentare gli investimenti, con 500 mila euro destinati all'Italia, investimenti che però contemplerebbero una elevata riduzione dei posti di lavoro.[MORE]

Sarebbero 1340 gli esuberi previsti dal nuovo piano industriale, esuberi che deriverebbero dalla chiusura dei poli Indesit di Caserta, dove sono attivi circa 800 lavoratori, e None (To). In tutto, tra nuovi (400) e precedenti esuberi (940) si giungerebbe in tal modo alla soglia di 1340 persone perdenti posto. La notizia ha suscitato le immediate reazioni del governo, degli operai e delle sigle sindacali. 

IL PIANO WHIRLPOOL-INDESIT E L'INCONTRO DEL 20 APRILE

L'azienda ha fissato la data d'incontro con le sigle sindacali e i rappresentanti dei lavoratori al 20 aprile per approfondire le tematiche del piano industriale. Quel che ad oggi sembra esser certo, almeno dal documento presentato, è la chiusura dello stabilimento di Carinaro (CE), di None, centro di ricerca nella provincia di Torino, il rafforzamento del polo di Cassinetta (VA) e la creazione di un nuovo centro per la produzione di piani cottura che integri gli stabilimenti di Albacina (AN) e Melano (AN). Per quanto gli esuberi aggiuntivi siano notevoli, Whirlpool ha comunicato la propria propensione a tenere in considerazione "soluzioni che evitino procedure di mobilità unilaterali fino alla fine del 2018 in linea con lo spirito del Piano Italia".

IL COMUNICATO DELL'AD CASTIGLIONI

Davide Castiglioni, amministratore delegato dell'azienda ha dichiarato "nessuno verrà lasciato solo" specificando "il piano che abbiamo presentato pone l'Italia al centro di investimenti significativi ed è il miglior piano che possiamo porre in essere per garantire continuità e sostenibilità a lungo termine". Ha poi evidenziato la disponibilità "al confronto sui siti di Carinaro e None" ribadendo che durante l'incontro con il governo e le parti sociali, al Mise, "si è parlato di un piano sociale per la Campania".

L'OCCUPAZIONE DEGLI OPERAI DI ALBACINA (ANCONA)

La strada provinciale 256 Muccese è stata oggi bloccata dagli operai Indesit di Albacina (Ancona) che hanno proseguito lungo la superstrada Ancona-Roma, protestando contro i tagli paventati dall'azienda. In prima fila, con gli operai, anche il sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola (Pd). Fabrizio Bassotti, membro Fiom, ha comunicato "Assemblee in sciopero per le prime valutazioni con i lavoratori e proclamato lo stato di agitazione. Lunedì ci sarà il primo incontro di coordinamento nazionale con la presenza della multinazionale Usa''.

L'OPPOSIZIONE DEL GOVERNO AGLI ESUBERI

Dall'esecutivo nazionale il dissenso alle manovre della Whirlpool-Indesit, specie in merito ai tagli nella zona del casertano, per i quali è stata espressa "forte contrarietà per gli aspetti legati agli impatti occupazionali inerenti diversi siti produttivi, alcuni dei quali in aree del paese già colpite da fenomeni di deindustrializzazione". Dopo l'incontro, Mise, a cui erano presenti il ministro Federica Guidi, il sottosegretario al lavoro Teresa Bellanova e i rappresentanti sindacali è stata inviata una nota del ministero dello Sviluppo, dove si legge che pur avendo, il governo, preso visione degli "importanti investimenti", "ha da subito chiesto all'azienda di confermare l'impegno a non procedere a licenziamenti unilaterali" specificando la conferma dell' "impegno a ricercare con le parti ogni possibile soluzione che consenta di rimuovere gli aspetti negativi del piano a cominciare dalle pesanti ripercussioni sul fronte occupazionale".

LA REAZIONE DEI SINDACATI

Giovanni Sgambati , segretario generale Uilm Campania, ha seguito con le Rsu di Caserta, in streaming l'incontro del Mise. Le Rsu hanno dunque abbandonato la sala con l'intento di programmare immediate azioni. Sgambati ha commentato "Whirlpool si assume la grande responsabilità di chiudere l'ultima realtà che ha nella storia del marchio Indesit" continuando "la cosa più grave è che chiude in un territorio già devastato come Caserta e di fatto smentisce quanto detto dall'azienda a febbraio sul mantenimento degli accordi in essere".

I segretari nazionali delle sigle sindacali, Fiom e Uil, e i presidenti delle Regioni, Marche, Gian Mario Spacca, e Campania, Stefano Caldoro, hanno invitato il governo ad agire per evitare la chiusura degli stabilimenti e la perdita di numerosi posti di lavoro in zone già fortemente segnate da gravi condizioni social-economiche.

Fonte foto: ladigetto.it

Ilary Tiralongo