Cronaca
Indagini su una banca locale: interrogati i primi testimoni
LECCE, 14 LUGLIO 2014 - Iniziano gli interrogatori della Procura di Lecce su una presunta infiltrazione mafiosa nelle nomine di una banca locale. Secondo chi indaga, dietro a nomine e a ritorsioni ci sarebbero esponenti della Sacra Corona Unita. I primi a essere interrogati sono stati il deputato di Forza Italia Marti e il sindaco di Lecce Perrone.
Su di loro non c'è alcuna accusa: la Procura li chiama come soci della banca e come persone informate sui fatti. L'idea è vedere se nel Consiglio di Amministrazione dell'istituto di credito ci fossero state irregolarità, visto che entrambi gli esponenti politici ne fanno parte, potrebbero essere incappati in qualcosa di sospetto... Almeno, questa la motivazione della Procura di Lecce.[MORE]
I due avrebbero dichiarato di non aver notato nulla, né di aver ricevuto pressioni per la nomina di questo o di quel candidato. Nel frattempo, il presidente del Consiglio di Amministrazione ha deciso di rassegnare le dimissioni, in attesa che si chiariscono tutte le posizioni e si calmino le acque.
Il problema, per il deputato di Forza Italia, sarebbe l'utilizzo delle deleghe nelle votazioni importanti in banca. Il fatto di votare per interposta persona non si usava da tempo in situazioni analoghe, ma in ogni caso il deputato e Perrone hanno tenuto a precisare che entrambi votavano sempre in prima persona quando si trattava di prendere decisioni importanti.
Il sindaco ha, però, precisato di non aver nessuna posizione di favore per i due candidati che si contendevano la poltrona della banca e che non intendeva commentare fatti passati alla procedura penale. La Procura di Lecce continua a indagare. Si attendono ulteriori sviluppi.
Fonte: Bari.repubblica.it
Annarita Faggioni