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LAMEZIA TERME (CZ) - Nei giorni scorsi è tenuto a Lamezia Terme il primo dei quattro incontri programmati in tutto il territorio nazionale del Forum Farmacia non convenzionata. E' intervenuto l'Onorevole Scilipoti curatore del progetto che ha spiegato il ruolo delle parafarmacie oggi in Italia ed il loro sviluppo futuro in farmacia non convenzionata per una nuova visione del sistema farmaco e dei nuovi sviluppi professionali del Farmacista in Italia.[MORE]
Durante l’incontro, a cui hanno partecipato numerosi farmacisti titolari di parafarmacia provenienti da tutto il territorio calabrese, e non solo, in quanto hanno partecipato anche i delegati della regione Sicilia, nella figura del Dott. Antonio Zerbo, e del Dott. Giuseppe Scioscia, presidente nazionale del Forum per la Farmacia non convenzionata, che è venuto a portare il suo saluto da Roma, l’On. Scilipoti, nella sua relazione, ha voluto sottolineare la condizione di disagio professionale in cui versa la categoria, condizione nata dall’impossibilità per i farmacisti titolari di parafarmacia, di esercitare, grazie a leggi e leggine costruite ad arte al fine di proteggere delle lobby (leggi Federfarma) che hanno messo tutti, o quasi tutti i laureati in farmacia a non poter esercitare con libertà la propria professione come da costituzione.
I lavori sono proseguiti con l’esposizione delle finalità specifiche del forum, con la creazione, all’interno dello stesso, di gruppi di controllo tendenti a monitorare giorno per giorno quelli che saranno i lavori parlamentari che riguarderanno l’evoluzione del sistema. Ci saranno in seguito, accreditamenti presso tutti gli organi istituzionali sia centrali che territoriali, affinchè il forum diventi parta integrante di un sistema che dovrà farsi carico del problema che attanaglia 230 farmacisti calabresi, e 3200 parafarmacie sparse su tutto il territorio nazionale appartenenti a farmacisti che, dopo le lenzuolate Bersani del 2006, hanno, purtroppo, solo per un attimo, creduto che in uno stato liberale come il nostro si potesse esercitare con dignità, professionalità e dedizione, la propria professione, ma purtroppo…così non è!
Ci sono stati anche momenti di tensione quando un nostro collega, ha raccontato il dramma che si sta vivendo, solo perché credeva troppo nella sua professione, e questo suo gesto crediamo l’abbia portato ad infrangere uno dei muretti che limitano la libertà professionale, ma….questo è un altro discorso.
I lavori sono stati poi aggiornati al prossimo incontro che andrà a coprire le regioni centrali domenica 26 settembre a Roma.