Politica
Incontro "Giù le mani dal nostro mare" organizzato dal Meetup Rossano in Movimento
ROSSANO (CS), 09 FEBBRAIO 2016 - Il Meetup Rossano in Movimento ha organizzato una manifestazione “ Giù le mani dal nostro mare” per discutere sull’ambiente e sui rischi connessi alle attività di ricerca e sfruttamento di idrocarburi in mare richiamandosi alla richiesta dell’ Appennine Energy di realizzare il pozzo esplorativo orizzontale che, partendo dalla costa a ridosso di Sibari, giunge poi in mare. [MORE]
E ciò comporterebbe il ritorno ad una ipotesi che sembrava abbandonata nonostante che il 31 gennaio scorso il Buig ( Bollettino Ufficiale Idrocarburi e Georisorse ) avesse annunciato il rigetto di ricerca idrocarburi in mare entro 12 miglia. All’incontro, introdotto dall’avvocato Cono Cantelmi, hanno partecipato gli onorevoli del movimento 5 stelle Laura Ferrara, portavoce al parlamento europeo, Paolo Parentela, portavoce alla camera dei deputati, l’avvocato Rosa Silvana Abate e la dottoressa Rosella Cerra, responsabile Ambiente di Unione Mediterranea per la Calabria. La dottoressa Cerra ha subito esposto i rischi connessi alla ricerca di idrocarburi in mare con particolare riferimento all’Alto Ionio casentino che presenta una particolare e delicata situazione ambientale e geologica. « Temperatura e acidificazione – ha precisato - sono in crescita, si rileva anche la presenza di una vasta area militare con esercitazioni sonar che hanno già provocato moltissimi spiaggiamenti, uniti all’uso degli air-gun che farebbero del mare del Golfo un ambiente ad alto rischio.
Le eventuali attività estrattive porterebbero pochissimi vantaggi e moltissimo inquinamento e disagio». Francesco Delia, della rete Raspa, ha denunciato l’assenza della Calabria fra le Regioni che hanno fatto ricorso contro il governo per il conflitto di attribuzione relativo alla soppressione del Piano delle Aree, col quale Stato e Regioni avrebbero dovuto definire le aree permesse per lo sfruttamento di idrocarburi. Ed ha anche comunicato che è stata avanzata la proposta di istituire un’ area Aspim (Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo) nel Golfo di Taranto essendo stata riconosciuta come area prioritaria di conservazione da candidare come riserva e area protetta. L'avvocato Rosa Silvana Abate ha ripercorso le varie azioni legali dopo l'emanazione dello Sbocca Italia sottolineando che il governo deve necessariamente cambiare rotta rispetto ad una strategia basata su fossili orientandosi su fonti rinnovabili.
L’eurodeputata Laura Ferrara si è soffermata sulla normativa europea ed internazionale a difesa dell’ambiente cominciando dalla Convenzione di Aarhus. Paolo Parentela ha informato che il Movimento ha già un programma energetico nel quale è prevista la quasi scomparsa dell’energia da fossile entro il 2020 ed ha espresso forte preoccupazione per i cambiamenti climatici e la desertificazione che porterà a breve alla riduzione del 50% delle produzioni agricole.
Foto Tavolo dei relatori
Lina Latelli Nucifero