Cultura e Spettacolo
Incontro a Caulonia sul tema “Costituzione e autonomie differenziate”
CAULONIA (RC) 14 APRILE - Un ampio ed approfondito dibattito sulla regionalizzazione ha caratterizzato il convegno regionale sul tema “ Costituzione e autonomie differenziate” organizzato a Caulonia dai Partigiani della Scuola Pubblica, dall’Associazione Scuola Insegnanti Specializzati, e dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Reggio Calabria. Introdotto dal giornalista della Tecnica della Scuola Lucio Ficara, il dibattito si è imperniato sullo scottante tema della regionalizzazione differenziata avanzata dalle Regioni Veneto , Emilia Romagna e Lombardia a cui sono seguite altre 11 regioni e tendente a far sì che le Regioni possano godere di autonomia e potere decisionale su molte materie di rilevanza costituzionale e , soprattutto, gestire da sé le risorse economiche e i fondi necessari per attuarle nei rispettivi territori.
«Così concepita l’Autonomia differenziata - ha affermato l’avvocato lametino Gianfranca Bevilacqua ad inizio dei lavori - è fortemente incostituzionale in base all’articolo 3 della Costituzione secondo il quale i diritti dello stato sociale in materia di sanità, istruzione, lavoro, ambiente, salute, assistenza vanno garantiti uniformemente su tutto il territorio nazionale». Nel rispetto di una sostanziale uguaglianza, la quantificazione dei fabbisogni standard , che misurano il fabbisogno finanziario di un ente, deve rapportarsi ai bisogni specifici delle popolazioni e dei territori presi in considerazione per poter stabilire quanti giovani da istruire, quanti anziani e disabili da assistere, quanta porzione di territori franati e/o alluvionati da mettere in sicurezza ed altro.
« Questi criteri – ha sostenuto l’avvocato Bevilacqua – non sembrano però sufficienti al Veneto e al suo Governatore , che propongono l’integrazione in proporzione al gettito fiscale, ossia alla ricchezza dei cittadini. Concretamente per poter godere di certi servizi, non è sufficiente essere cittadini italiani, ma diventa indispensabile essere cittadini italiani di una regione italiana ricca, disattendendo i principi fondanti della Costituzione: il principio di uguaglianza ,la cui attuazione rimane compito precipuo della Repubblica, ex articolo 3 comma II, non basta». L’avvocato Bevilacqua ha sollevato anche l’importante questione relativa al vuoto normativo afferente alla mancata definizione dei Lep ( Livelli essenziali delle prestazioni), a cura dei vari Governi, da garantire , inderogabilmente e in misura omogenea, a tutti i cittadini, ovunque residenti. E quindi, se non si conosce ancora l’entità dei Lep, è impossibile stabilire correttamente l’entità delle risorse da derogare alle diverse regioni. La Regione Veneto rivendica per sé il potere normativo e gestionale esclusivo di tutti i più rilevanti servizi pubblici nazionali incidendo così su un graduale smantellamento della programmazione infrastrutturale del Paese. Nell’ambito dell’offerta formativa scolastica la Regione Veneto rivendica la facoltà di scegliere i docenti su base regionale, il diritto di stabilire l’entità dei contributi alle scuole paritarie, i fondi per l’edilizia scolastica, il diritto allo studio, la formazione universitaria aumentando il processo di annientando della scuola pubblica.
E ancora, in generale, rivendica numerosi diritti tra cui la programmazione dei flussi migratori, la contrattazione del comparto sanitario, i fondi per il sostegno alle imprese, le concessioni idroelettriche e stoccaggio gas, le autorizzazioni per le concessioni elettrodotti, gasdotti e oleodotti, la Protezione civile, la partecipazione alle decisioni relative agli atti normativi comunitari, la promozione all’estero. Fondamentale il contributo dato al dibattito dagli altri partecipanti all’incontro: i sindaci rispettivamente di Polistena Michele Tripodi, di Roghudi Pierpaolo Zavettieri e di Caulonia Caterina Belcastro, l’ economista Federica Roccisano, il presidente Società Mutuo Soccorso Nino Zumbo, il dirigente scolastico Vito Pirrucccio, Mimma Pacifici della Cgil Locri, il referente antimafia don Pino de Masi,Emanuele Capogreco, in rappresentanza del “ Sud che sogna”, Mimmo Iacopino dell’Asis e Sandro Vitale dell’Associazione Nazionale Partigiani.
Lina Latelli Nucifero