CATANZARO, 27 MARZO 2014 - L’inaspettato passo indietro del neo assessore alla Sanità e alle Rapporti con l’Università, Domenico Pingitore, la dice lunga sulla gestione dilettantesca della cosa pubblica più volte appalesata dal sindaco Sergio Abramo e dalla sua maggioranza di centrodestra. L’affannosa ricerca degli “eroi” da inserire nell’Esecutivo dell’azzeramento forzato ha distratto il primo cittadino dalle necessarie verifiche amministrative che il cosiddetto “decreto anticorruzione” ha reso più rigide.
Tanto da non ingenerare il benché minimo dubbio sul fatto che il direttore di Radioterapia dell’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio delegato alla Sanità potesse essere incompatibile, visto che l’articolo 12 del decreto in questione fa riferimento all’incompatibilità tra incarichi dirigenziali interni e esterni e cariche di componenti degli organi di indirizzo nelle amministrazioni statali, regionali e locali. Che quanto accaduto con il dottor Pungitore rappresenti una lezione per il primo cittadino, che a quest’ora si sarà già rimesso in modo per l’individuazione del settimo coraggioso e volenteroso professionista pronto a mettersi al servizio della città. Senza alcuna ingerenza politica, naturalmente.
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