Cronaca

Incidente mortale sulla giostra nel Salento, indagato il proprietario per omicidio colposo

ALEZIO, 8 FEBBRAIO 2017 - Era la vigilia di Ferragosto quando un giovane quindicenne di Alezio, Samuele Pirro, morì a causa di un incidente mentre era a bordo di una giostra. Oggi, invece, la Procura di Lecce ha ipotizzato il reato di omicidio colposo a carico del giostraio, G.M. P., un ragazzo di 29 anni di Gallipoli. [MORE]

Pirro è morto a seguito di una caduta mentre era bordo del "Tagadà", una nota giostra il cui movimento consiste nel rotare e sollevarsi contemporaneamente e dove spesso i giovani - vietando le regole di utilizzo della giostra - si alzano in piedi durante la corsa cercando di reste in equilibrio. La giostra era stata allestita nella cittadina salentina nell'ambito del luna park in occasione della festa della Madonna Assunta.

Secondo le accuse mosse dal sostituto procuratore Emilio Arnesano, il giostraio non avrebbe bloccato tempestivamente la giostra al momento dell'incidente. Inoltre, dalle indagini è emerso che i maniglioni metallici su cui è impattato il giovane non erano adeguatamente imbottiti.

Samuele Piro, studente dell'Istituto Alberghiero, era in compagnia di amici quella notte ed aveva deciso di fare un giro sul Tagadà. I presenti hanno riferito che, dopo la caduta, il giovane si massaggiava il petto prima di sentirsi male ed essere condotto all'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, dove morì poche ore dopo.

Accanto alla perizia della Procura, la famiglia della vittima ha deciso di disporre una perizia di parte per far luce sulla dinamica dell'incidente.

Daniele Basili

immagine da blitzquotidiano.it