Cronaca

Incidente a Spoltore, muore un pugile diciotenne: arrestato il guidatore senza patente

SPOLTORE (PE), 11 GIUGNO 2014 – Un morto e tre feriti: questo è il bilancio del grave incidente, avvenuto ieri sera intorno alla mezzanotte, sulla strada provinciale, viale Europa, in direzione mare-monti. Il 25enne di Varese, Antonio Grieco, alla guida dell’auto si è schiantato contro un’abitazione: il ragazzo, con qualche lieve ferita, dovrà rispondere di omicidio colposo, guida senza patente – che gli era stata ritirata - e guida in stato di ebbrezza.

Secondo le prime ricostruzione, la Clio sulla quale viaggiavano i cinque giovani avrebbe invaso la corsia opposta, scontrandosi contro un’abitazione e, a causa del forte colpo, sarebbe stata rigettata sul lato destro della strada. Ad eccezione del conducente, dell’altro maggiorenne di 24 anni e di un minore che sono rimasti illesi, nello schianto è rimasto ferito l’altro minore a bordo dell’alto, un ragazzo di soli 13 anni in prognosi riservata all’ospedale di Pescara e un giovane di 18 anni, Leon Hamza, giovane promessa della boxe italiana che non ce l’ha fatta ed è morto sul colpo.

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Sul posto sono intervenuti gli uomini dell’arma e il 118, oltre che i genitori dei feriti e della vittima. Sono in corso le indagini per capire le dinamiche, le motivazione per cui i minori erano a bordo dell’auto e il loro rapporto con i maggiorenni: il 24enne illeso, infatti, è stato riconosciuto come complice di una truffa telematica che nei mesi scorsi gli era costata l’arresto. Per quanto riguarda l’unico deceduto, i messaggi sono arrivati immediatamente dalla FPI (Federazione Pugilistica Italiana) e in particolare dal presidente della società, Alberto Brasca, che si è stretto intorno al dolore della famiglia a nome della federazione.

Anno 1995, Leon Hamza, si era dedicato fin da subito al pugilato, insieme ai suoi fratelli Alì e Giuseppe. Di origine kosovara, il giovane ragazzo, ha sempre vissuto a Pescara, ma solo con il raggiungimento della maggiore età ha ottenuto il titolo di “atleta italiano” nella boxe, un sogno che si era sviluppato sulle orme del fratello Alì, già nel campo. Aveva lasciato la scuola per dedicarsi allo sport e aiutare la famiglia nel lavoro, ‹‹era un ragazzo bravo e educato›› spiegano i vicini ancora sotto shock per l’accaduto.

Erica Benedettelli

[immagine da ilcentro.it]