Cronaca
Incendio doloso al San Camillo di Roma: nessun ferito
ROMA 11 FEBBRAIO 2016 - LA VICENDA Un'incendio ha dilagnato l'Ospedale San Camillo a Roma ieri intorno alle 15. E' scoppiato nel reparto Maternità della struttura, dove è subito scattato il piano di emergenza. Le fiamme sembrebbe che siano state sprigionate da dei materassi abbandonati nel sottoscala del reparto. I vigili del fuoco sono intervenuti subito.
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Secondo la direzione del San Camillo "i Vigili del Fuoco hanno bonificato l'area e le forze dell'ordine hanno effettuato i rilievi per capire l'esatta dinamica dei fatti e individuare eventuali responsabilità". La situazione è sotto controllo e non si sono verificate interruzioni delle attività ospedaliere".
Il fumo ha invaso anche il reparto di Medicina e i ricoverati (una settantina, tra loro anche mamme con i neonati in braccio) sono stati fatti evacuare mentre i vigili del fuoco spegnevano i roghi ed eseguivano i sopralluoghi.. Nessun ferito: i degenti sono rientrati nei reparti, ma gli investigatori ritengono che l'incendio sia doloso ed è difficile pensare a una casualità.
I COMMENTI La denuncia è del consigliere regionale dell’opposizione, Fabrizio Santori: “Nei sopralluoghi effettuati al reparto Maternità avevamo constatato e denunciato la carenza di misure di sicurezza: mancanza delle uscite di sicurezza, porte mangiafuoco e scale antincendio. Dal 2013 abbiamo chiesto e sollecitato un intervento per evitare che quella parte del nosocomio romano potesse rivelarsi una trappola per le mamme, i neonati e gli operatori sanitari" “Purtroppo – dice ancora il consigliere della Regione Lazio – tutte le nostre azioni sono state vane e non sono stati fatti passi avanti nonostante la delibera 249 del 1 marzo 2013, che avrebbe teoricamente dato il via alla procedura per la realizzazione delle scale antincendio. Oggi riscontriamo il solito lassismo, a causa di un incendio divampato all’interno della struttura che poteva avere conseguenze drammatiche”.
“Mettere in sicurezza i nostri ospedali”. “È necessario effettuare un monitoraggio dell’intero plesso per verificare l’adeguatezza della struttura alle normative di sicurezza dei luoghi di lavoro. Continuerò a chiedere uno screening immediato sullo stato di sicurezza di tutte le strutture ospedaliere presenti nel territorio regionale. Le carenze riscontrate nel reparto di Maternità del San Camillo – conclude Santori – potrebbero essere solo uno dei tanti esempi desolanti che si registrano nei presidi ospedalieri e, nella loro gravità, dovranno rappresentare un punto di partenza simbolico per mettere in sicurezza i nostri ospedali”.
(fonte immagine: la Repubblica)
Sara Ferramola