Cronaca

Inalterati gli standard di sicurezza ed efficienza del servizio di soccorso notturno in montagna

AOSTA, 13 NOVEMBRE 2013 - Come riportato dal sito regionale della Valle d'Aosta, nel corso dei lavori del Consiglio regionale di questa mattina, mercoledì 13 novembre 2013, il Presidente della Regione Augusto Rollandin è intervenuto, a seguito di un’interrogazione, sugli standard di sicurezza del servizio di soccorso notturno in montagna.

«È importante precisare – ha spiegato il Presidente della Regione Augusto Rollandin - che nella Centrale Unica di Soccorso sono presenti diverse componenti con specifiche competenze istituzionali. Gli operatori della Centrale di Soccorso appartenenti al Soccorso Alpino, che effettuano turni di servizio – diurno e notturno - di 12 ore, operano in particolare nei casi degli interventi di soccorso e dell’attivazione a tal fine degli elicotteri. Inoltre, durante il turno notturno, l’operatore del Soccorso Alpino Valdostano supporta gli altri operatori presenti in Centrale.

Nell’ottica di una razionalizzazione delle risorse presenti presso la Centrale Unica del Soccorso e del contenimento della spesa, si è deciso di sperimentare una diversa modalità di copertura del turno di servizio notturno, – che non prevede la presenza dell’operatore di centrale del Soccorso alpino – ma ciò esclusivamente nei mesi in cui le effemeridi aeronautiche sono inferiori a 11 ore (dal 15 ottobre 2013 al 28 febbraio 2014), cioè nei periodi di non operatività del servizio notturno con elicotteri. Ad oggi, infatti, il servizio con gli elicotteri è operativo solo dall’alba al tramonto, sul base del calendario delle effemeridi elaborato dall’ENAV.»

Sulla base di queste considerazioni iniziali, quindi, il Presidente Rollandin ha potuto assicurare che «Gli standard di sicurezza ed efficienza del servizio di soccorso notturno in montagna rimangono inalterati perché le chiamate che pervengono alla Centrale Unica di Soccorso durante la notte vengono prese in carico da un operatore, appartenente al Corpo Forestale o alla Protezione Civile, e se del caso sono gestite secondo le procedure per la prima gestione delle chiamate di soccorso in montagna elaborate specificatamente dal Soccorso Alpino Valdostano. Inoltre Nulla è mutato per quanto riguarda la gestione sul terreno delle operazioni di soccorso, la cui responsabilità è sempre attribuita al Responsabile di zona del Soccorso Alpino Valdostano competente per territorio o, in alternativa, ad altro tecnico di soccorso specializzato e mai all’operatore di centrale, neanche se appartiene al Soccorso Alpino Valdostano.»

Rispondendo infine al secondo quesito posto dagli interroganti, il Presidente della Regione ha puntualizzato che «l’onere finanziario annuale sostenuto dall’Amministrazione regionale per il servizio notturno dell’operatore di centrale del Soccorso alpino valdostano, con presenza 365 notti all’anno, è quantificabile in 111 mila 325 euro, Iva compresa (250 euro + IVA per turno H12). La stima per il servizio notturno con la sperimentazione in atto, cioè con la presenza notturna dell’operatore di centrale del Soccorso Alpino Valdostano nei periodi con effemeridi superiori alle 11 ore (indicativamente da marzo a metà ottobre 2014) è quantificabili in 69 mila 845 euro Iva compresa.».

Fonte Regione Valle d'Aosta [MORE]