Cronaca

Ruby in tribunale. Legali Berlusconi chiedono sospensione per "legittimo impedimento" elettorale

MILANO, 14 GENNAIO 2013 - Nel processo che vede Silvio Berlusconi accusato di concussione e prostituzione minorile, quella che doveva essere la giornata della testimonianza di Ruby, potrebbe trasformarsi nel giorno della sospensione del procedimento per "legittimo impedimento" elettorale dell'ex premier.

Infatti, gli avvocati del Cavaliere si sono appellati a ciò, presentando l’istanza al fine di bloccare le udienze durante la campagna elettorale. Inoltre, i rappresentanti legali di Berlusconi hanno, altresì, chiesto la sospensione dei termini di prescrizione, facendo riferimento ad analogo precedente, quando in passato vennero fermati i processi Ariosto e Mills. [MORE]

L'avvocato Ghedini ha giustificato l’istanza puntualizzando che ieri sono stati depositati tutti i simboli e che per i capi della coalizione da oggi è aperta la campagna elettorale ed è per questo che, il legittimo impedimento per il leader del Pdl, non è solo per oggi ma è generale e copre tutta la campagna elettorale. In particolare, secondo l'avvocato Ghedini, “Occorre evitare strumentalizzazioni. Non c'è volontaria dilatoria da parte della difesa ma solo l'intenzione di scongiurare il problema mediatico"che si porrebbe se il processo ruby proseguisse durante la campagna elettorale”.

Così, i giudici del tribunale di Milano si sono ritirati in Camera di Consiglio per decidere sulla doppia istanza di sospensione per legittimo impedimento di Berlusconi, visto che adesso è capo della coalizione del Pdl. “Silvio Berlusconi non è il segretario politico nazionale del partito, perché è Alfano, e non è nemmeno il candidato premier”, ha commentato il pm Ilda Boccassini chiedendo, con veemenza, il rigetto delle istanze della difesa.

Infatti, per la Boccassini, "La riunione di oggi tra l'altro si svolge nella sede privata di Berlusconi, a palazzo Grazioli. Io chiedo che questo processo vada avanti, perché un processo non può essere sospeso per una campagna elettorale. Questa richiesta non è una questione di diritto che si deve affrontare in un tribunale”.

(fonte: Ansa)

Rosy Merola