"In Riviera a causa dei residenti fittizi ai Referendum abbiamo problemi di quorum": denuncia l'Idv
Politica Liguria

"In Riviera a causa dei residenti fittizi ai Referendum abbiamo problemi di quorum": denuncia l'Idv

martedì 14 giugno, 2011

Taggia 14 giugno 2011 - Ai Referendum di Domenica e Lunedì scorsi, nel Comune di Taggia si è recato a votare più del 57% degli aventi diritto ma all'interno della circoscrizione comunale, tra un'entità urbana e l'altra, sono state rilevate differenze importanti. Mentre, infatti, nei seggi di Taggia e Levà l'afflusso è stato cospicuo, in quelli di Arma è stato notevolmente inferiore. [MORE]

Secondo L'Italia dei Valori la causa di tali squilibri deve essere addebitata al cosiddetto fenomeno delle “ residenze fittizie”. “ Nei centri turistici della Riviera, tra Ventimiglia e Savona, questo fenomeno degenerativo in forza del quale alcuni componenti, magari pure uno dei due coniugi pur non legalmente separato o divorziato, di una famiglia risultano ufficialmente risiedere nella seconda casa sul Mar Ligure, che così diventa la prima abitazione, pur continuando a convivere sostanzialmente con gli altri membri del nucleo in un centro della Val Padana, ci crea gravi problemi. In questo modo, infatti, non solo si elude l'imposizione fiscale sulle seconde case, arrecando alle nostre Amministrazioni comunali rivierasche un pregiudizio economico esiziale per la quadratura del bilancio, ma, in caso di Referendum, si obbligano i veri residenti a recarsi in numero maggiore che altrove alle urne al fine di far raggiungere il quorum. Infatti è ben difficile che chi materialmente dimora abitualmente in Lombardia,

Piemonte od Emilia venga in Riviera apposta per votare”: con queste parole l'Assessore del Comune di Taggia Domenico Garofalo e quello della Regione Liguria, Gabriele Cascino, che a Taggia abita, entrambi dell'Italia dei Valori, promettono u approfondita lotta contro il fenomeno delle seconde case reali tramutate, troppo facilmente, in residenze fittizie. Già oggi Garofalo chiederà al Capo della sua Amministrazione, e cioè al Sindaco di Taggia Genduso, di ordinare al Corpo di Polizia Municipale del capoluogo della Valle Argentina di controllare minuziosamente l'effettività della residenza dei vari soggetti nel Comune e, ove questa risultasse fittizia, chiederà ai locali servizi anagrafici, approfittando pure dell'imminente censimento generale della popolazione, di procedere alle dovute cancellazioni.

A dire il vero già qualche giorno fa il Capogruppo consiliare del Pd in Comune a Sanremo, Andrea Gorlero, un passato pure da Assessore, aveva sollevato il problema contestando l'introduzione dell'addizionale comunale Irpef nella Città dei Fiori che, a suo dire, si sarebbe potuta evitare se solo l'Amministrazione matuziana avesse controllato maggiormente la non rispondenza alla realtà di certe dichiarazioni di residenza, revocandole ed applicando a quegli alloggi la dovuta Ici sulla seconda casa. Ora, invece, l'Italia dei Valori e l'Assessore Tabiese Garofalo hanno deciso di passare alle vie di fatto, di approfondire il problema e, poi, di procedere ai controlli ed alle eventuali cancellazioni anagrafiche. “ E' una questione non solo di legalità ma anche di giustizia nei confronti di chi nei nostri Comuni vive e risiede davvero” concludono all'Italia dei Valori. Se da Taggia dovesse partire questa campagna contro i “ furbetti” delle seconde case e ciò dovesse dare risultati positivi, c'è dea stare certi che pure i comuni finitimi seguiranno l'esempio.
Sergio Bagnoli .
 

 


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