Flash mob per omaggiare Pino Daniele: soltanto Napoli e le sue parole
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NAPOLI, 7 GENNAIO 2015- Un indecifrabile numero di anime, ha cantato ed omaggiato il grande artista Pino Daniele.
Si sono dati appuntamento in Piazza del Plebiscito a Napoli attraverso i social networks alle ore 20.45 ma già dal pomeriggio erano tutti lì stretti a suonare, cantare ed ascoltare i suoi versi. Il flash mob organizzato stesso la mattina di ieri ha trovato una partecipazione spontanea di più 80 mila persona secondo la Questura di Napoli, e senza una vera e propria scaletta, i brani che l'hanno reso celebre negli anni ottanta riecheggiavano dovunque. In molti delusi dall'assenza di un altoparlante, una cassa o un amplificatore hanno abbandonato la piazza dopo verso le ore 10 ma Napoli con pochissimi mezzi è riuscita a salutare il suo più talentuoso figlio così senza musica soltanto con le sue parole.
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“Je so' pazz”, “Terra mia”, Napule è”. Davanti alla Chiesa di San Francesco Di Paola tante voci e tante candele sparsi qua e là hanno saputo ridare a Pino Daniele tutto quello che ha trasmesso durante la sua carriera: un amore viscerale per questa terra ma soprattutto per la quotidianità di questi vicoli.
Pino Daniele era il cantautore che non urlava: sussurrava le sue poesie semplicemente. Di lui parlano i tesi, le melodie, gli accordi e la sua voglia di condividere la musica con quanta più gente possibile. Perché la musica è condivisione, è un linguaggio universale che dovrebbe attraversare e superare oltre i confini geografici anche i limiti delle inutili polemiche di questi giorni.
Foto ed articolo di Nicoletta de Vita