Di tutto un po'

In Norvegia la spazzatura fa guadagnare i cittadini

Oslo, 24 Settembre 2011 - Fare raccolta differenziata è indubbiamente il primo step che i cittadini devono affrontare per mettere ordine e, soprattutto, per agevolare il riciclo di materiali come plastica, alluminio e carta. E’ altrettanto risaputo come in molte zone d’Italia i cassonetti della spazzatura sono un cumulo disordinato di sacchetti contenenti la molteplicità totale di rifiuti prodotti nelle case. [MORE]

Chi oggi bistratta e calunnia volutamente la Campania, e tutto il Sud, commette una grande ingiustizia. Sarebbe giusto accusare i cittadini di diseducazione solo nel momento in cui le istituzioni fornissero loro gli strumenti per fare la raccolta differenziata e le infiltrazioni camorristiche non penetrassero continuamente nella gestione, nel ritiro e nello smaltimento dei rifiuti.
 

Grazie ad un gruppo di utenti napoletani (guardacaso!) siamo venuti a conoscenza come nel lontano nord (non la padania) la situazione della gestione e della cultura dei rifiuti sia totalmente all’avanguardia. Nella gelida Norvegia, infatti, la spazzatura assume, per i cittadini, un valore morale ed economico: alcune tipologie di rifiuti si possono vendere addirittura nei supermercati.
 

La prova che questo esiste davvero la possiamo trovare, con estrema facilità, su YouTube. Il video dimostra, in maniera disarmante, come questi macchinari, installati in tutte le principali catene di supermercati, inglobano attraverso un rullo trasportatore bottiglie, plastica e lattine. Mentre i rifiuti vengono inseriti, un display aggiorna e mostra il ricavo totale che, subito dopo, verrà detratto dal costo della spesa.
 

A differenza nostra i paesi nordici sono sempre stati attenti alle questioni legate l’ambiente e, di conseguenza, alle politiche ecologiche. Questo tipo di trovata ha il forte impatto di far risparmiare i cittadini e, nel frattempo, facendogli una buona azione.

Lo sconto sulla spesa, grazie all’inserimento dei rifiuti nei macchinari predisposti, si aggira attorno alle 4-5 euro. Cifre sicuramente non da capogiro, ma in grado di stimolare la cultura e lo sviluppo del senso civico. Quello che da noi manca per far accadere ciò è avere istituzioni centrali e periferiche totalmente trasparenti e volenterose. Per riuscire in questo circolo virtuoso c’è bisogno dell’apporto di tutti, nessuno escluso.
 

Leandro Solimene