Scienza & Tecnologia
In mostra a Roma le case ecologiche del futuro
23 LUGLIO 2014 - Roma, più precisamente l’ex-mattatoio Testaccio, sarà protagonista di una vera e propria mostra di case del futuro, intitolata “La Casa e la Città”. Sarà disponibile fino al 20 Settembre prossimo con ingresso gratuito, per invogliare le persone ad informarsi su progetti ecologici che rispettano l’ambiente.
I prototipi costruiti all’interno della mostra sono alcuni (precisamente sette) dei vincitori del concorso Eco_luoghi edizione 2013, iniziativa organizzata da Mecenate90 e promossa da Unioncamere e Ministero dell’Ambiente. Rispetto ai normali concorsi dove i progetti sono teorici e presentati tramite sofisticate soluzioni tecnologiche, questa mostra permette a tutti i visitatori di toccare con mano le nuove case, perché oltre ad essere state costruite sono a disposizione del pubblico.
E allora si scopre che il materiale più utilizzato è il legno, e che la riduzione dei costi (elettricità, riscaldamento, etc.) è possibile anche con piccoli accorgimenti, e possono essere ideati anche da giovani e studenti senza grandi disponibilità economiche.[MORE]
Una delle case che più sta riscuotendo successo è la Float House, una casa galleggiante di 27mq in legno. Ideata da due giovani neolaureati di Roma, è stata pensata per essere utilizzata come casa sul lago. È in grado di ospitare sei persone, è autosufficiente grazie all’alimentazione ad energia solare ed è completamente ecologica.
Delle dieci proposte premiate sette fanno parte della categoria junior (partecipanti under 35), a dimostrazione che i giovani sono coloro che più si rendono conto dei problemi ambientali, e sono più propensi alla ricerca di soluzioni per ristabilire un equilibrio, come questi progetti di case ecologiche.
La seconda parte della mostra è dedicata alle proposte di riqualificazione in chiave sostenibile di aree urbane. Il progetto migliore è quello della trasformazione del Viadotto dei Presidenti nel III Municipio di Roma in un grande parco urbano green che colleghi le diverse aree adiacenti. L’idea è di due giovani architetti, che avendo vissuto in questa zona hanno deciso di lavorare per cercare una soluzione ecosostenibile e per ridare un certo splendore alla periferia della città.