In Europa scoppia il caso dei genitali riattaccati da Berlusconi
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BRUXELLES – Ormai è conclamato: l’Italia all’estero è vista solo in chiave sexy e non più per le sue opere d’arte o i suoi scienziati.
Si tratta del nuovo caso che sta impegnando la stampa di molti paesi europei; questa volta non sono le ennesime performance sessuali del Premier con l’escort di turno, ma il seme della discordia è rappresentato da due statue marmoree del 175 d.C. raffiguranti l’imperatore romano Marco Aurelio con la moglie e il dio Marte situate all'interno di Palazzo Chigi.[MORE]
Infatti Berlusconi, secondo il Guardian, e successivamente confermato da Repubblica, ha ordinato il trapianto di nuovi genitali alle statue, che col tempo avevano perso il loro organo marmoreo.
Anche fonti governative hanno confermato il delicato intervento sulle due sculture e l’architetto del Premier, Mario Catalano, ha difeso la scelta di Berlusconi affermando che le statue sono ritornate nel modo in cui erano state concepite dagli incisori.
I giornali esteri si chiedono se questa mania del Primo ministro italiano sia dovuta alla sua passione per la chirurgia estetica oppure alla sua indole da uomo “macho” conquistatore (tutti ricordano l’infelice frase: “meglio le belle donne che essere gay”).
Fatto sta che, secondo indiscrezioni, per questa operazione “chirurgica” sono serviti circa 70.000 euro di soldi pubblici!