Economia

In arrivo 1,7 milioni di euro per il comparto vitivinicolo lucano

POTENZA, 3 LUGLIO 2013 - L’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Benedetto, rende noto che per il programma nazionale 2014 di sostegno del settore vino sono in arrivo per il comparto vitivinicolo lucano risorse finanziarie per un importo di circa 1,733 milioni di euro.
I soldi stanziati saranno così divisi: 983 mila euro per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti, 392 mila euro per la promozione, 61 mila euro per la vendemmia “verde” e 296 mila euro per investire sulle cantine.
In merito a ciò Benedetto si è espresso con queste parole: “Guardiamo con grande attenzione al processo di ristrutturazione dei vigneti, tenuto conto che la Basilicata nell’ultimo anno ha perso quasi un migliaio di ettari di vigneti e si attesta al 2012 a poco più di 4 mila ettari complessivo.
E’ un trend che riguarda l’intero Paese anche se a macchia di leopardo con regioni non solo del centro nord (Veneto e Friuli in testa) ma anche del Sud (Campania e Puglia) che, invece, incrementano la superficie vitata e di conseguenza le produzioni vinicole. Non nascondiamo, pertanto, la preoccupazione per la perdita di potenziale viticolo nel nostro Paese e nello specifico nella nostra regione; questo fenomeno, oltre a rappresentare in certe aree sensibili un pericolo in termini di stabilità idrogeologica dei terreni, porta all’erosione di un patrimonio difficilmente recuperabile, che si traduce in abbandono del territorio, perdita di tradizione e cultura legate alla viticoltura, che a sua volta intacca il fascino che il nostro territorio può rappresentare per quel turismo enogastronomico che negli ultimi anni ha dato forte impulso alle economie locali”.
L’obiettivo preposto è quello di creare le opportunità per accogliere il maggior numero di richieste provenienti dai produttori che intendono ristrutturare e riconvertire i loro vigneti, al fine di incrementare la competitività, puntando al rinnovamento degli impianti viticoli e all’adeguamento della produzione alle nuove esigenze del mercato grazie alla misura dell’OCM vino, tutto ciò nel rispetto dell’ambiente attraverso l’uso di tecniche colturali più rigorose e rispettose dell’ambiente, con operazioni di estirpazione e reimpianto per il ringiovanimento fisiologico del vigneto.
L’assessore regionale ha poi concluso che: “è necessario cogliere il momento favorevole dell’export del vino italiano che nei primi quattro mesi dell’anno, secondo un rapporto di Winemonitor, centro studi di Nomisma, ha guadagnato in tutti i mercati extra europei.
Anche per questo un aiuto è arrivato dai fondi comunitari Ocm, erogati da Bruxelles per sostenere progetti di export delle aziende.
Ma ha contato soprattutto il generale apprezzamento per tutto ciò che di italiano finisce nelle tavole del mondo, dalla pasta all’olio al vino: la food economy sembra aver ereditato dalla moda il ruolo di avanguardia del made in Italy”. [MORE]