Scienza & Tecnologia
Impianti di riscaldamento: il termostato che migliora la vita
Non tutti lo sanno ma una perfetta regolazione degli impianti di riscaldamento domestico migliora il comfort per tutti gli abitanti della casa, oltre a evitare i malanni di stagione. In più con un termostato per caldaia di nuova generazione si ottiene anche un importante controllo sui consumi, e quindi sull’impatto che il nostro stile di vita ha sull’ambiente. Insomma, cambiare il termostato della caldaia è un’ottima idea per aumentare il piacere di vivere la nostra casa.
Cosa sono i termostati intelligenti
Tra i vari modelli di termostati per caldaia oggi ce ne sono anche alcuni chiamati intelligenti, o smart ne è un esempio il termostato per caldaia Ariston di ultima generazione (non tutti quelli sul sito sono wifi). Si tratta di termostati che sono costantemente connessi alla rete wi-fi di casa; questo permette di controllare le temperature anche da remoto, utilizzando ad esempio una app sullo smartphone. Con il telefono potremo anche accendere o spegnere la caldaia, modificare i programmi prestabiliti, decidere se attivare o meno il riscaldamento nelle varie zone della casa. Questo tipo di comportamento consente non solo di ottenere sempre il miglior comfort possibile all’interno dell’abitazione, ma anche di risparmiare in modo sostanziale. Una corretta termoregolazione infatti permette di arrivare a diminuzioni in bolletta nell’ordine del 10-15%. Chi vive in zone in cui il clima invernale è molto rigido potrà quindi giovarsi di un risparmio decisamente interessante.
Le temperature da tenere in casa
Sono vari gli esperti del settore che consigliano le corrette temperature da tenere in casa per avere un clima ideale. Attraverso un termostato per caldaia di qualità non è difficile stabilire la temperatura media che l’ambiente deve avere, che solitamente è intorno ai 19°C, almeno nel corso della giornata. A temperature più basse con buona probabilità sentiremo freddo; a temperature superiori invece sentiremo in modo estremo il freddo all’uscita da casa. Entrambe le situazioni portano, a lungo andare, all’indebolimento del nostro sistema immunitario, aumentando le probabilità di essere colpiti dai vari virus di passaggio, come raffreddore o influenza. Ci sono invece opinioni contrastanti per quanto riguarda la temperatura da tenere nel corso della notte: c’è chi dice che mantenere comunque i 16-18°C permette di risparmiare sul riscaldamento e di evitare i malanni di stagione; altri esperti dichiarano invece che durante la notte sarebbe opportuno spegnere completamente l’impianto di riscaldamento per le medesime motivazioni sopra riportate.
Le scelte sono personali
Visto che gli esperti ci danno consigli completamente all’opposto l’uno dall’altro, è facile comprendere come sia più importante prediligere la temperatura che ognuno preferisce. Anche perché il comfort in casa è dato anche dalla coibentazione degli ambienti, dalla effettiva dispersione di calore verso l’esterno o meno. In linea generale in una vecchia casa lo spegnimento notturno dell’impianto di riscaldamento può far abbassare eccessivamente le temperature interne, costringendo il nostro organismo a sopportare un freddo eccessivo, e il riscaldamento a un super lavoro al mattino, per far risalire le temperature interne. In una casa nuova, con una buona classe energetica, molto probabilmente anche con il termostato della caldaia impostato sui 18°C in effetti l’impianto potrebbe non attivarsi mai nel cuore della notte, se non in casi di freddo esterno veramente estremo.