Aaron pensieri a 4 zampe

Impariamo a conoscere meglio il nostro amico a 4 zampe: a colloquio con un'educatrice cinofila

 ROMA, 24 GENNAIO 2015 - Ho realizzato la prima intervista della mia vita per tutti voi, cari lettori, che seguite la mia rubrica. Non ho voluto che mi accompagnasse il mio papà, ma ho preferito la baby sitter, che è ancora durante il periodo contrattuale di prova. Vorrei che lei si rendesse conto, da subito, che, se pensa di essere pagata per venire a casa e sdraiarsi sul divano a vedere le telenovele brasiliane, mentre io smacchio i giaguari nella cuccia, ha sbagliato a mandarci il curriculum.

Oggi ho incontrato la Dottoressa Lara Picchi, educatore cinofilo ed esperta comportamentalista e spero che leggendo l’intervista, possiate chiarirvi dei dubbi o semplicemente acquisire conoscenze, di cui prima eravate digiuni.

Che significa educare un cane e quali sono i benefici nel rapporto con l’uomo?
Educare un cane significa impartire a questo degli insegnamenti che lo rendono idoneo a viver nella nostra società, una società umana in un ambiente umano che ha regole e comportamenti totalmente differenti dall'ambiente selvatico dal quale il nostro amico deriva. Educare un cane vuol dire insegnargli a non usare la forza, bensì il "chiedere", insegnare le regole della convivenza uomo-cane, insegnare ad accettare e a condividere lo spazio con i suoi simili e con le persone, insegnare al cane a vivere con noi nella nostra società, che segue tutte altre regole, rispetto
a quelle incise nel loro DNA.

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A che età si può sottoporre un cucciolo a corsi di educazione di base?
I corsi possono esse seguiti a tutte le età. I cuccioli possono iniziare il corso anche appena finiti i vaccini di routine. La corteccia celebrale dei cuccioli, come quella dei bambini, è formata da cellule giovani, è molto attiva e questo comporta un apprendimento molto più rapido rispetto a quello che si può avere con il proseguire dell'età. Inoltre, educare un cane fin da piccolo (3- 4 mesi di vita), vuol dire insegnare a questo fin da subito "le buone maniere": come comportarsi con le persone (bambini- adulti ecc), come comportarsi nei vari luoghi pubblici, in casa come nei ristoranti. Se gli si insegna tutto questo fin da piccolo, si evita di dare dei vizi o cattive abitudini al cane che poi, durante il corso, dovrebbero esser tolte e successivamente "rimpiazzate" con le buone regole.

Ci sono razze più ricettive agli insegnamenti?
Non esistono razze di categoria A e B né, quindi, cani di categoria A e B.
La storia, nostra e del cane, ci insegna che TUTTI i cani sono intelligenti e ben predisposti a collaborare con l'uomo, indipendentemente dalla razza.

Dopo che il cane è stato a lezione, quali sono le azioni che gli umani andranno a svolgere, a casa, con il loro amico a 4 zampe?
Ogni corso è personalizzato e le lezioni che costituiscono tale corso sono impostate in base alle esigenze e richieste del proprietario. Gli esercizi che si ripetono a casa sono quelli svolti in campo di addestramento: tali esercizi vengono prima illustrati dal professionista e in seguito fatti ripetere dai proprietari, si effettuano eventuali correzioni in modo che questi eseguano in modo corretto gli esercizi che poi, andranno a ripetere a casa, fino alla prossima sessione di addestramento.
E' importante che gli esercizi vengano eseguiti tutti i giorni per un massimo di 20-30 minuti, anche più volte al giorno. E' ulteriormente importante che vengano eseguiti da tutti i membri della famiglia.

Ci vorrebbe spiegare, quali potrebbero essere i  problemi  comportamentali di un cane?
I problemi comportamentali di un cane son molti e di varie nature.
Alcuni problemi comportamentali possono esser dovuti allo stress: il cane tende a mordersi (fino a toglier il pelo e creare delle ferite) su zampe anteriori e, anche se raramente, quelle posteriori; tende a distruggere oggetti; tende a perdere il controllo durante il gioco; esegue corse in circolo o si morde la coda ecc. Tutti questi, sono comportamenti che segnalano la presenza di stress nel cane dovuta a una mancanza adeguata di sfogo o attività fisica ... Altri problemi comportamentali possono esser legati all'aggressività (aggressività da difesa o aggressività attiva) oppure legati alla fobia: un cane fobico è un cane sempre molto spaventato o terrorizzato, spesso a causa di una brutta esperienza, come i maltrattamenti. Questo stato emotivo può portare il cane o a fuggire, evitando sempre il contatto con l'uomo, oppure  ad una aggressione, come intento di allontanare la minaccia.
Molti problemi comportamentali sono legati alla poca o nulla socializzazione; un cane non socializzato è quel cane che non sa come comportarsi quando si trova insieme alle persone e/o insieme ad altri suoi simili. Questo non sapersi comportare comporta a non saper " leggere", decifrare i messaggi che i suoi simili o le persone gli inviano. Questo non riuscire a capire, può portare il cane a sentirsi erroneamente minacciato e quindi a difendersi, spesso, con un’aggressione.


Esistono situazioni irrecuperabili?
Sì, purtroppo sì.

È più semplice correggere i comportamenti di un cane distruttivo o di un cane che non ha socializzato correttamente con i suoi simili?
Dipende sempre dal cane e dai padroni che si ha davanti. Generalmente con un cane distruttivo, una volta trovato lo sfogo adatto al cane che abbiamo davanti, va garantita la possibilità di questo sfogo tutti i giorni, anche più volte al giorno, compiendo anche qualche sacrificio, se necessario. Per quanto riguarda la socializzazione è più delicato; un buon educatore consiglia sempre di prendere i cuccioli a 3 mesi, in quanto tra le 5 e le 12 settimane di vita, il cane DEVE star con la madre, la quale impartirà a tutta la cucciolata, le prime "regole sociali". Oltre a trasmettere gli anticorpi attraverso il colostro, la madre svolge un importante ruolo educativo e sociale (spesso sottovalutato) che è fondamentale per far si che il cucciolo diventi, in futuro, un cane adulto equilibrato. Per questo, viene consigliato di prender il cane solo dai 3 mesi in poi. Un cane non socializzato non è un cane irrecuperabile, ma sicuramente è un percorso di lavoro che richiede tempo e pazienza.

Quali sono i comportamenti da evitare se vogliamo che un cane sia educato ed equilibrato?
Anche in questo caso dipende dal cane. Generalmente, si consiglia di evitare comportamenti o giochi violenti, aggressivi o che si basino sul "gioco forza" e che rinforzino un comportamento aggressivo e prepotente. Inoltre, si consiglia di non basare il rapporto "padrone - cane" sulla forza né sulla violenza, ma di basare il rapporto sul "metodo gentile": ignorare gli errori e rinforzare le azioni corrette.


Ho visto nella sua pagina personale di Fb che lei ha realizzato diversi seminari nelle scuole elementari. Vorrebbe spiegarci come va gestito il rapporto tra cani e bambini?
Il rapporto tra bambino e cane è un rapporto che va costruito insieme alla supervisione degli adulti e va costruito in modo responsabile. Va insegnato ai bambini, in modo razionale, come avvicinarsi ai cani, il modo di comunicare di quest'ultimi, come riconoscere quei segnali che il cane emette quando non vuole essere né avvicinato, né accarezzato. Il cane ha dei modi di comunicare diversi dai nostri e delle "regole di comportamento" precise che vanno rispettate sempre: per esempio al cane non piace esser spaventato, neanche per gioco. Non piace esser accarezzato sulla coda, né sulla testa. E’ importante spiegare ai nostri bambini che il cane non deve essere disturbato mentre mangia, mentre dorme e quando ha un osso o un oggetto in bocca. Sono semplici regole di buona convivenza che aiutano il cane ed il bimbo a vivere la loro relazione nel rispetto reciproco. E' anche importante spiegare ai bimbi come relazionarsi con i cani che incontrano fuori casa. Si consiglia, sempre, di chiedere il permesso al proprietario prima di accarezzare il cane che non conosciamo. E’ altrettanto importante insegnare al bambino come avvicinarsi al cane e come accarezzarlo, sempre con calma, avvicinarsi e fermarsi un poco distante, ed aspettare che anche il cane si avvicini. Se si avvicina vuol dire che anche lui è propenso all'incontro.

Ringrazio la Dottoressa Lara, per la professionalità e per il tempo che ha dedicato a me e ai nostri lettori.

Aaron