Economia
Immobili, Cgia: crescono le tasse
MILANO, 01 FEBBRAIO 2014 – Sempre più tartassato il “mattone”. Questo è quanto emerge da uno studio della Cgia di Mestre, secondo cui: il peso fiscale sugli immobili in Italia - nel 2014 - supererà i 52 miliardi di euro, pari a 2,9 miliardi in più rispetto allo scorso anno.
«Se in questi ultimi otto anni il prelievo legato alla redditività degli immobili è rimasto pressoché uguale, quello riferito ai trasferimenti di proprietà è addirittura sceso del 23%, a seguito della fortissima crisi che il mercato immobiliare ha subito in questi ultimi anni», sottolinea Giuseppe Bortolussi, segretario Cgia, il quale prosegue: «Solo il gettito riconducibile al possesso dell'immobile - osserva - ha subito un vera e propria impennata: dal 2007 ad oggi è cresciuto del 78%. Tra l'Imu, la Tasi e il nuovo prelievo sui rifiuti, quest'anno pagheremo quasi 31 miliardi di euro». [MORE]
In particolare, evidenzia Bortolussi, «questo importo incide sul prelievo totale per quasi il 60%. Tenendo conto di tutto il sistema fiscale che grava sul mattone, nel 2014 i proprietari di immobili pagheranno quasi 3 miliardi in pù rispetto al 2013. Una buona parte di questo aumento va addebitato all'introduzione della Tasi che appesantirà il prelievo fiscale soprattutto sui proprietari di seconde e terze case e su quelli che possiedono un immobile ad uso produttivo».
DATI – Dallo studio della Cgia è emerso che - negli ultimi 8 anni - il prelievo sui rifiuti è cresciuto del 66%, passando da 4,6 miliardi, fino a quota 7,6 miliardi. Inoltre, mentre l'imposta che grava sugli immobili, ha fatto balzare il carico fiscale al 53%. Così, se nel 2007 il gettito era di 12,7 miliardi, nel 2014 s i 19,5 miliardi di euro. Tuttavia, precisa la Cgia, la voce che ha subito l’incremento percentuale più sostenuto è stato quello inerente alle successioni/donazioni: +390%.
(Foto: finanzanostop.finanza.com)
Rosy Merola