Politica

Immigrazione, adesso la Cei contro il governo: "Non pensa all'integrazione"

ROMA, 12 AGOSTO 2015 - Un attacco diretto a tutta la politica, nessuno escluso. La Cei torna a parlare di immigrazione e non risparmia critiche. Nemmeno il governo: “E' del tutto assente sul tema immigrazione”. Il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, monsignor Nunzio Galatino in un'intervista a Famiglia Cristiana risponde alle polemiche degli ultimi giorni con Lega e Movimento 5 Stelle e rilancia: “Non basta savare i migranti in mare per mettere a posto la coscienza nazionale”. Perché il vero problema sono le leggi in materia “che in buona sostanza respingono gli immigrati e non prevedono integrazione positiva”, ma “nessuna forza politica si applica alla questione” dal momento che si rischiano voti, incalza il segretario Cei. [MORE]

Ma le parole più dure, ancora una volta, sono rivolte a al segretario della Lega Matteo Salvini, al presidente del Veneto Luca Zaia e a Beppe Grillo: questi “Piazzisti di fanfaronate da osteria, chiacchiere da bar che rilanciate dai media rischiano di provocare conflitti", “hanno criticato pesantemente il Pontefice, ma hanno visto che puà essere controproducente per il loro consenso perché Papa Francesco è molto popolare”.

"Smettiamo una volta per tutte con la richiesta al Papa di portare immigrati in Vaticano e ai vescovi di ospitarli nelle chiese e nei seminari. E' un mantra che non si può più ascoltare. In Vaticano Papa Wojtyla ha aperto una delle prime mense ai poveri e vi sono vescovi che ospitano immigrati a casa propria e non si sono mai riempiti le tasche". L'accusa alla Cei di “guadagnarci con gli immigrati” è “una banalità spaventosa”, conclude irritato Galatino: "Vengano a dare un'occhiata… noi ci arrangiamo tiriamo fuori soldi di tasca nostra e nessuno ci guadagna"

Se la Chiesa viene spesso criticata, il problema è che in Italia la percezione dell'accoglienza ai migranti è errata: “La gente crede che abbiamo accolto 18 milioni di stranieri. Invece sono meno del 7%, lavorano, pagano le tasse e contribuiscono quasi al 7% della nostra ricchezza”. “Noi conosciamo i nomi degli immigrati, per loro invece sono solo numeri e anche sbagliati". E propone a coloro che criticano l'operato della Chiesa di visitare i campi profughi e le Caritas: “Non dico che cambierebbero opinione, ma li aiuterebbe a capire. Noi qualche titolo in più per parlare di queste cose lo abbiamo perché siamo sulla strada in prima linea e conosciamo la realtà e alle male parole di Salvini rispondiamo con i fatti”.

Difficile però che il segretario della Lega accolga l'invito della Cei. A stretto giro arriva la replica di Matteo Salvini affidata a Facebook in cui non risparmia aspre critiche al segretario Cei: "Il signor Galantino, portavoce dei vescovi, pensa che gli italiani debbano accogliere tutti gli immigrati sempre e comunque. E i leghisti che non la pensano come lui, sono 'fanfaroni da osteria'. L'immigrazione senza limiti e senza regole è solo caos. Per i 4 milioni di disoccupati e i 9 milioni di poveri, niente alberghi? Ma l'Italia è ancora una Repubblica o dipende dal Vaticano? Chiedo a voi amici cattolici ma questo Galantino ha rotto le scatole?".

Mentre i 5 Stelle non ci stanno a essere accostati al Carroccio: "Nessun asse Lega-M5S, è solo sciacallaggio informativo di chi ci vuol dipingere beceri e inadeguati, addossandoci gli eccessi mediatici e le intolleranze salviniane". Così il componente del direttorio M5s, il deputato Roberto Fico in un'intervista al Tg1 che lui pubblica oggi su Fb. "Siamo in Parlamento da due anni, saldi, motivati, determinati a far emergere le forze positive di questo paese. Aperti al dialogo, quando questo è seriamente finalizzato all'interesse della collettività. E non una misera etichetta per nascondere gli interessi particolari di questa o quella lobbie. La democrazia, di cui tanti si riempiono la bocca, ad oggi non si respira nelle istituzioni" afferma Fico che conclude: "Dobbiamo immaginarla e costruirla se vogliamo un futuro diverso in questo Paese".

Tiziano Rugi