Cultura e Spettacolo
"Immigrazione: l'integrazione possibile", giornata conclusiva il 1 dicembre a Reggio Calabria
Sarà il presidente di Legacoop nazionale, Mario Lusetti, a concludere i lavori della giornata di studio dedicate all’immigrazione venerdì 1 dicembre a Reggio Calabria
REGGIO CALABRIA, 20 NOVEMBRE - Sarà il presidente di Legacoop nazionale, Mario Lusetti, a concludere i lavori della giornata di studio dedicato a “Immigrazione: l’integrazione possibile”, un evento organizzato da Legacoop Calabria con il patrocinio di Regione Calabria, Consiglio regionale della Calabria e Aterp Calabria. La tavola rotonda si terrà venerdì 1 dicembre nella sede del Consiglio regionale a Reggio Calabria: chiamati al confronto istituzioni, politica, rappresentanti della Chiesa, della cooperazione e del terzo settore per analizzare il fenomeno più complesso dell’era attuale e per individuare le risposte e gli strumenti migliori per governarlo.[MORE]
COME SI ARTICOLA LA GIORNATA La giornata si articolerà su una serie di incontri e dibattiti che metteranno al centro dell’attenzione soprattutto storie e testimonianze sul tema dell’immigrazione e dei passaggi successivi come l’accoglienza e l’integrazione, declinati anche come una grande opportunità di crescita sociale ed economica per i territori. Dopo l’apertura dei lavori, con i saluti del sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà,
Con la conduzione del direttore regionale Rai Calabria Demetrio Crucitti, interverranno quindi Nicola Irto, presidente del consiglio regionale, Ambrogio Mascherpa, commissario straordinario dell’Aterp e Angela Robbe, presidente di Legacoop Calabria.
Sarà la proiezione del trailer “Penalty”, cortometraggio finanziato dal Ministero dell’Interno e dal Mibac e pluripremiato (ha vinto infatti il Globo d’Oro 2017 come miglior cortometraggio e il concorso “I love Gai” alla 74esima Mostra del Cinema di Venezia) a portare nel vivo il confronto.
LO STUDIO DI SWG “L’ANALISI: IMMIGRAZIONE, INTEGRAZIONE E SOCIETÀ”. Sulla scorta dello studio Swg “L’analisi: immigrazione, integrazione e società”, a cura di Riccardo Grassi, la seconda sessione dell’iniziativa dell’1 dicembre si dedicherà alle “Storie”: al dibattito porteranno il loro contributo Luca Talluri, presidente Federcasa, Monia Dardi, fondazione Adecco – responsabile progetti, Roberta Saladino, Centro studi e ricerche Idos, Pino De Lucia, Coordinamento LegacoopSociali Calabria, don Antonino Pangallo, direttore Caritas diocesana di Reggio Calabria, Fabrizio Frizzi, presidente Cooplat. Sul tema della “Visione” si snoderà l’ultima sessione, che ospiterà Mauro Lusetti, presidente Legacoop, Wanda Ferro, consigliere regionale, Daniela Di Capua, direttrice Servizio Centrale Sprar, don Ennio Stamile, referente Libera Calabria, Federico Tsucalas, “Integration Expert Unchr”, e infine Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria.
LA TESTIMONIANZA DI COOPLAT Tra i temi sul tavolo del confronto il lavoro come “motore della buona integrazione”, come spiegano bene i soci di Cooplat al suo 71esimo anno di vita: nasce infatti il 1° febbraio 1946 grazie alla tenacia di nove manovali, ex Partigiani, rimasti senza lavoro nella Firenze del dopoguerra. Dal 2009 al 2011 Cooplat, in collaborazione con il Ceuriss (Centro Europeo di Ricerche e Studi Sociali) ha svolto un’indagine conoscitiva, curata dai professori Carlo Colloca e Andrea Pirni. Dallo studio è emerso che i lavoratori stranieri di Cooplat stanno costruendo in Italia il loro progetto di vita. Considerano il lavoro la cosa più importante della vita, dopo la famiglia; sentono un forte senso di appartenenza al quartiere e alla città dove risiedono e il 57% di loro “non trova mai difficoltà nella comprensione dell’italiano”. Il lavoro, quindi, viene percepito non solo come un bisogno, ma soprattutto come un valore: gli stranieri di Cooplat si dicono tra l’altro consapevoli del fatto che lavorando contribuiscono “alla ricchezza del Paese” (nella pagina del sito può vedere interviste ai lavoratori interessati e una sintesi della ricerca, oltre ad un certo numero di interventi che spero le risultino significativi).