Politica

Immigrazione, il Parlamento europeo approva risoluzione. La Bossi-Fini dovrà essere modificata

STRASBURGO, 23 OTTOBRE 2013 - In attesa che il parlamento italiano faccia seguire alle parole di circostanza dei concreti provvedimenti che non si limitano ad operazioni di controllo come “Mare nostrum”, l’immane tragedia di Lampedusa sembra aver destato da un lungo sonno la politica europea. Una vana consolazione ma pur sempre un piccolo passo.[MORE]

Il Parlamento Europeo ha, infatti, approvato quest’oggi una risoluzione bipartisan sui flussi migratori nel Mediterraneo. Importante passaggio di tale testo è la richiesta di «modificare o rivedere eventuali normative che infliggono sanzioni a chi presta assistenza in mare». Un richiamo che in Italia ha il riflesso di intaccare inevitabilmente la vigente legge Bossi-Fini che nei giorni successivi alla tragedia di Lampedusa era tornata ad essere oggetto di ampia discussione tra le vari forze politiche.

L’approvazione di tale risoluzione è stato subito commentata da alcuni esponenti politici. Ettore Rosato, deputato del Pd ha affermato: « È urgente mettere all'ordine del giorno le proposte di legge per la cancellazione della Bossi-Fini, ce lo chiede l'Europa. Non possiamo ignorare il voto del Parlamento di Strasburgo, il Pd non vuole ignorarlo, anche perché questo passo è condiviso dall'opinione pubblica che crede in un Paese accogliente verso chi vuol venire in Italia rispettandone le regole e fuggendo da guerre e repressioni». Dello stesso parere le dichiarazioni di Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc: «Bene il parlamento europeo che chiede di rivedere la legge Bossi-Fini. Noi chiediamo che venga abrogata, subito, senza se e senza ma, perché è una legge razzista e discriminatoria». Proprio nella mattinata di oggi era anche intervenuta il ministro all’Integrazione, Cècile Kyenge, che, ospite su Rai3 del programma di Concita De Gregorio “Pane quotidiano”, aveva affermato: «Vanno riviste le norme sull’immigrazione. Abbiamo un governo di responsabilità ed esistono per la modifica della legge altre vie in parlamento che non riguardano necessariamente il governo».

Ritornando invece nel merito della risoluzione approvata, in seduta plenaria, dal parlamento dell’Ue, va registrato come nella stessa non sia mancata una sorta di riconoscimento all’isola di Lampedusa per gli «enormi sforzi profusi dai suo abitanti, come pure da Ong quali Caritas e Croce Rossa per l’accoglienza iniziale di tutti i migranti e le relative operazione di soccorso». Per l’europarlamento la tragedia di Lampedusa «deve rappresentare un punto di svolta per l’Europa al fine di adottare un approccio coordinato basato sulla solidarietà e sulla responsabilità, coadiuvato da strumenti comuni».

Tale approvazione precede di pochi giorni il vertice tra i ventotto capi di Stato dell’Ue che si terrà a Bruxelles nelle giornate di domani e venerdì che, su volere del governo Letta, avrà al centro dei lavori proprio la crisi dei flussi migratori nel Mediterraneo. Al vaglio dei rappresentanti dei Paesi europei la richiesta avanzata anche da Spagna e Malta di potenziare il controllo delle frontiere mediante le operazione del programma di sorveglianza Frontex.

(Immagine da discorsivo.it)

Giovanni Maria Elia