Immigrazione: Boldrini cambiare memorandum con Libia e DL sicurezza
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ROMA 27 OTTOBRE - "Il memorandum con la Libia non va. Non puo' essere rinnovato cosi' com'e'". Cosi' Laura Boldrini in un'intervista ad Avvenire.
"Non tiene conto di una guerra sopraggiunta, e dello smantellamento del soccorso in mare disposto da Salvini. E
soprattutto del deterioramento delle condizioni di vita nei centri di detenzione. La Libia - prosegue la deputata - non e' un porto sicuro. Inoltre e' emerso che membri della guardia costiera siano collusi coi trafficanti. Non si puo' lasciare alla Libia, come ha fatto Salvini, il coordinamento dei soccorsi. Questo deve tornare alla Guardia costiera italiana, e le Ong debbono poter operare in mare. Ho apprezzato che la ministra Lamorgese le abbia incontrate.
Per quanto riguarda i decreti sicurezza - dice ancora Boldrini -.
Su entrambi il capo dello Stato ha fatto rilievi. Ma ora vanno cambiati radicalmente. Il decreto sicurezza uno, eliminando la protezione umanitaria ha aumentato il numero degli irregolari e ha indebolito il sistema degli Sprar, che favoriva l'integrazione.
Inoltre l'impossibilita' prevista dal decreto di iscrivere i richiedenti asilo all'anagrafe, crea problemi ai sindaci, perche' in questo modo hanno problemi ad avere una tessera sanitaria e a iscrivere i figli a scuola: sono dei fantasmi e nessun sindaco ha interesse a tenere fantasmi sul proprio territorio".