Politica

Immigrazione, Alfano: "Il trattato di Schengen è una conquista di libertà"

ROMA, 31 AGOSTO - Il trattato di Schengen non si tocca perché “è una conquista di libertà”, afferma il ministro dell’Interno Angelino Alfano in un’ampia intervista al Corriere della Sera, in risposta alla richiesta di rinegoziazione del trattato, avanzata dal ministro britannico May. Alfano è soddisfatto della convocazione di un vertice Ue straordinario sull’immigrazione, che si terrà il 14 settembre a Bruxelles.

In una nota della presidenza Ue si leggono le motivazioni di tale convocazione. “La situazione in tema di immigrazione riguardo le frontiere dell’Ue ha recentemente preso delle proporzioni quasi inedite. Allo scopo di valutare la situazione sul terreno, le azioni politiche in corso, e di discutere di nuove iniziative mirate a rinforzare la risposta europea il ministro dell’Immigrazione Jean Asselborn ha deciso di organizzare un consiglio Jai (Giustizia e Interni) straordinario”.

Nell’intervista Alfano però rimprovera il non perfetto tempismo dell’Europa. “Purtroppo ci sono voluti centinaia di morti non solo nel Mediterraneo, ma anche sulla rotta balcanica e dentro i Tir. Ora si comprende che l’Italia è soltanto luogo di transito, il vero approdo sono i Paesi del Nord. Ma le resistenze non sono state soltanto dei tedeschi, anzi”.[MORE]

Per il ministro Alfano, la priorità dell’asilo europeo indicata dal premier Renzi “è la strada giusta”: “se c’è cittadinanza europea e libera circolazione ci deve essere il diritto di asilo europeo che non si regala a nessuno che non lo meriti. L’obiettivo è quello di impedire ai profughi di scegliersi il Paese dove andare”.

Quanto all’emergenza nei centri di accoglienza italiani, il ministro propone “un sistema strutturato che preveda l’ ospitalità diffusa e l’ausilio degli enti locali”. Poi Alfano conclude comunicando: “Ho appena firmato un bando per altri 10 mila posti nel sistema Sprar: vuol dire che finanzieremo i progetti di accoglienza dei Comuni per il 95% dei costi”.

(foto dal sito www.giornalelora.com)

Michela Franzone