Politica
Imbarazzo nel governo su Zuccatelli, doccia fredda il video 'negazionista'
Imbarazzo nel governo su Zuccatelli, Leu divisa. Ok unanime cdm ma poi distinguo. Fratoianni, nomina non va
ROMA, 08 NOV - Agita la maggioranza la nomina del commissario alla sanità in Calabria. Dopo la cacciata tra le polemiche di Saverio Cotticelli, nominato dal governo Conte 1, arriva come una doccia fredda il video 'negazionista' di alcuni mesi fa di Giuseppe Zuccatelli, incaricato in tempi lampo di sostituirlo. Sabato notte in Consiglio dei ministri, dopo il via libera dei capi delegazione dei partiti al governo, la scelta viene ufficializzata senza obiezioni, spiegano più fonti, al tavolo del Cdm.
Ma lo spezzone che rimbalza sui social in cui Zuccatelli spiega l'inutilità delle mascherine, sembra riaprire il fronte calabro. Il ministro Roberto Speranza rivendica il decreto approvato in settimana proprio per rilanciare la sanità in Calabria e difende la competenza di Zuccatelli, dichiarando chiusa la vicenda con le scuse del neocommissario.
Ma a sorpresa attacca la scelta il segretario di Sinistra italiana e deputato di Leu Nicola Fratoianni. E dalle fila dei partiti della maggioranza trapelano distinguo e imbarazzi. La scelta formalmente è stata adottata in Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell'Economia Roberto Gualtieri di concerto con Speranza.
Nulla trapela da Palazzo Chigi. Ma il giorno dopo nessuno degli alleati difende Zuccatelli. Iv spiega di aver solo preso atto della decisione. M5s tace ma fonti pentastellate raccontano che nelle chat dei parlamentari grillini rimbalza il video "rubato" del neo commissario: "I nostri esponenti calabresi avevano avvertito Crimi che il nome non era il più adatto", spiega un dirigente M5s. Peppe Provenzano, ministro Dem che subito dopo il Cdm aveva rivendicato la scelta, definisce Zuccatelli "preparato e operativo" ma lo invita subito a chiarire.
L'indicazione, dice una fonte Dem, viene da Leu anche perché il commissario è politicamente vicino al partito di sinistra. Ma proprio da Leu arriva la presa di distanze più esplicita: "Capisco l'urgenza ma così non si può fare. Si intervenga subito", attacca Fratoianni. Speranza resta l'unico a difendere apertamente il neocommissario ma i dati sul virus impongono alla maggioranza di tenere i toni bassi. E di sperare che la polemica passi perché le urgenze sono molte e riguardano tutta l'Italia. Nelle prossime ore sono attesi i dati del nuovo monitoraggio e le eventuali ordinanze del ministro Speranza sulle nuove zone arancioni o rosse.
Anche in base alle nuove misure si valuterà se bastano i soldi finora stanziati per i ristori o se, come sembra ogni giorno più probabile, servirà un nuovo scostamento di bilancio per autorizzare altri miliardi in deficit: se bisognerà aumentare gli aiuti a regioni popolose come la Campania o il Veneto, lo stanziamento attuale - osserva una fonte di maggioranza - difficilmente basterà. Anche per questo, mentre la legge di bilancio è un cantiere aperto tanto da dover forse tornare in Consiglio dei ministri, riemergono frizioni su un tema divisivo per la maggioranza come il Mes.
Mascherine per la protezione, tipologie e uso. Con distanziamento fa diminuire anche mille volte carica virus
Le mascherine sono uno dei tre caposaldi delle regole anti-Covid, insieme al distanziamento e al lavaggio delle mani. E in Italia sono obbligatorie oltre che in diversi contesti della vita lavorativa e quotidiana (al supermarket o nei negozi) anche all'aperto. Ci sono quelle lavabili o monouso, in materiali multistrato, in tessuto e trasparenti. Sono divenute centrali anche per il rientro a scuola di bambini e ragazzi. È importante, quando si acquista una mascherina, secondo quanto specificato dall'Istituto Superiore di Sanità in un approfondimento, che il materiale non sia né tossico né allergizzante, né infiammabile e non renda difficoltosa la respirazione.
Aderendo al viso, coprendolo dal mento al naso e garantendo allo stesso tempo comfort. Quelle che si indossano nella vita di tutti i giorni si definiscono mascherine di comunità (diverse da quelle a uso medico, sviluppate per essere utilizzate in ambiente sanitario e certificate in base alla loro capacità di filtraggio), hanno lo scopo di ridurre la circolazione del virus nella vita quotidiana, non devono essere considerate dispositivi medici, ma una misura igienica utile a ridurre la diffusione del Sars-CoV-2. Durante l'uso serve continuare ad avere attenzione per la pulizia delle mani e le mascherine non vanno messe in tasca o poggiate su mobili e ripiani. La mascherina monouso va smaltita con i rifiuti indifferenziati.
Se invece è riutilizzabile, bisogna metterla in una busta e seguire le regole per il suo riutilizzo dopo apposito lavaggio (a 60 gradi con comune detersivo o secondo le istruzioni). Tanti gli studi, le osservazioni e le raccomandazioni susseguitesi dall'inizio della pandemia in questi mesi sull'uso della mascherina inizialmente consigliata, anche dall'Oms, per malati e personale sanitario poi su larga scala per tutti. Tanti i dibattiti, mascherina sì o mascherina no in base al distanziamento.
Anche l'Organizzazione mondiale della sanità è tornata più volte sull'argomento fornendo infine anche le procedure per realizzarla in casa. Secondo uno studio pubblicato su Nature Communications da Colin Worby, dell'universita' di Harvard, e Hsiao-Han Chang della National Tsing Hua university di Taiwan. l'uso generalizzato della mascherina è una strategia efficace in qualsiasi scenario.
Anche quelle non mediche, se usate diffusamente, possono ridurre infezioni e morti. L'utilizzo di mascherine e distanziamento abbassa di mille volte la carica virale del SarsCov2, secondo uno studio dell'Irccs Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Vr) pubblicato su Clinical Microbiology and Infection e condotto su circa 400 casi di COVID-19 analizzati fra marzo e maggio 2020.
Mentre sulla tipologia le mascherine chirurgiche e quelle in tessuto sembrano essere più efficaci delle visiere e delle mascherine con valvola di espirazione nel prevenire la diffusione del contagio da Covid-19, secondo quanto indica l'esperimento descritto sulla rivista Physics of Fluids dai ricercatori della Florida Atlantic University. Mentre uno studio dell'Agenzia per l'ambiente della Provincia di Bolzano sdogana le mascherine per quanto riguarda la qualità dell'aria respirata: il ricambio d'aria eè sufficiente e l'anidride carbonica è come nei locali chiusi. Sotto la mascherina la temperatura sale di due gradi, causando a volte un certo disagio a chi la indossa.