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Imam ucciso a New York, la comunità musulmana locale: "Colpa di Trump"

NEW YORK, 14 AGOSTO - La comunità musulmana locale non accetta la prima ricostruzione della polizia riguardo un tentativo di rapina come movente del duplice omicidio dell'imam della moschea di Ozone Park e del suo assistente, ma attribuisce la colpa a Donald Trump, che attraverso le sue campagne elettorali avrebbe istigato odio verso l'Islam.

Secondo il vice ispettore del New York Police Department, Henry Sautner, "non c'è nulla nelle indagini preliminari che indichi che i due siano stati colpiti per la loro fede''. Ma la comunità musulmana della zona "chiede giustizia" e, soprattutto, che tale crimine sia trattato come crimine d'odio.[MORE]

Nella giornata di ieri, l'imam Maulama Akonjee e il suo assistente Thara Uddin sono stati attaccati alle spalle. I due tornavano a casa al termine della preghiera. Secondo quando appreso, l'imam è morto dopo essere stato colpito alla testa da diversi colpi d'arma da fuoco. Il suo assistente, colpito sempre alla testa, è deceduto poche ore dopo in ospedale. Alcuni testimoni hanno riferito, che l'aggressore si è dileguato dopo aver sparato con una pistola di grosso calibro.

La polizia sta indagando sul caso e risulta possibile che possa trattarsi di un omicidio a seguito di un tentativo di rapina, ma al momento nessuna pista sarebbe esclusa.

Luigi Cacciatori

Immagine da ilpost.it