Cronaca

Ilva: Mercegaglia difende l'industria pesante, ma i cittadini rispondono "Ci siamo rotti i polmoni"

TARANTO, 24 NOVEMBRE 2010 - Si è svolta ieri a Taranto la presentazione del “Rapporto 2010 Ambiente e Sicurezza” dello stabilimento Ilva con la partecipazione di Emma Mercegaglia, presidente di Confindustria. “L’Ilva è importante per Taranto e per l’Italia, i Riva hanno dimostrato di tenere alla fabbrica investendo massicciamente, e stiamo molto attenti ad assecondare logiche che dicono: chiudiamo l’industria pesante perchè tanto poi c’è Pantalone che paga e ci risarcisce. Queste logiche sono un danno per tutti, a partire dai lavoratori” ha affermato la Mercegaglia prima dell'inizio della conferenza stampa, anticipando il suo disappunto in merito alla possibilità di un referendum consultivo sulla chiusura parziale del suderurgico tarantino.[MORE]

«Il vero tema da affrontare è quello di sposare la sostenibilità ambientale con la capacità di essere competitivi in uno scenario globale conquistando quote di mercato e sapendo che i nostri competitori più aggressivi di sostenibilità e sicurezza non hanno la minima coscienza» ha continuato il presidente di Confindustria mentre fuori dallo stabilimento dell'Ilva i manifestanti gridavano indignati “Ci siamo rotti i polmoni!”. La protesta è stata appoggiata da Legambiente che ha chiesto all'Ilva di mettere immediatamente in campo tutti gli interventi per abbattere le emissioni del benzopirene prodotte dallo stabilimento, spostando in primo piano la salute dei cittadini rispetto a “mere ragioni di denaro”. Ma davanti alle polemiche la Mercegaglia meravigliata ha riferito “questa città viene rappresentata ancora come una città fortemente inquinata e non è vero, come dimostrano i dati dell'Ilva ma anche quelli di Legambiente”. La stessa Legambiente però che, a quanto pare, non la pensa allo stesso modo. “Siamo d'accordo con le primarie per la scelta del leader della coalizione del Centrosinistra ma le vere primarie da fare, quelle più urgenti, sono sull'abbattimento delle sostanze inquinanti a Taranto che già hanno provocato tantissime vittime” ha dichiarato Angelo Bonelli, presidente dei Verdi che non ha esitato manifestare il suo consenso per un eventuale referendum sul caso.

Alla conferenza ha partecipato anche Nichi Vendola, presidente della Regione, sostenitore di un delicato ma possibile equilibrio tra ambientalismo e sviluppo. Secondo Vendola, i risultati raggiunti dal punto di vista della riduzione di inquinamento e infortuni sul lavoro negli ultimi anni sono da giudicare più che positivi ma è necessario adesso iniziare la “perimentazione di Taranto come sito inquinato di interesse nazionale per poter avviare la bonifica. La sostenibilità ambientale non è un vincolo, un limite, ma una occasione di sviluppo” ha ribadito il presidente.

Immagine tratta da http://eleonoraformisani.wordpress.com/2008/10/10/taranto-ilva-riva/

Roberta Lamaddalena