Ilva, gli operai a Di Maio: "Ci spieghi la posizione del governo"
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
TARANTO, 28 GIUGNO - Rimane alta la tensione all’Ilva di Taranto. Gli operai dell’impianto siderurgico hanno chiesto al ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, un incontro urgente per discutere della situazione dello stabilimento e della trattativa sindacale. In caso contrario, annunciano la “autoconvocazione del consiglio di fabbrica presso il ministero per il prossimo 4 luglio”. [MORE]
I rappresentanti di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil e Usb di Taranto, al termine del consiglio di fabbrica riunitosi per discutere della vertenza in atto e dell’ultima proroga richiesta dai commissari straordinari, chiedono di conoscere “la reale posizione del Governo sull’Ilva, senza fraintendimenti e con chiarezza anche rispetto alle ultime dichiarazioni del ministro”.
Inoltre, aggiungono, “ci preme conoscere con quali risorse si intende sostenere dal punto di vista economico la proroga stabilita”. Dall’annuncio dello slittamento dell’ingresso di AmInvestco, infatti, è emerso infatti che non ha impatto sulle casse pubbliche. Non ci sarà, insomma, bisogno di rifinanziare l’Ilva come invece era stato ventilato nelle scorse settimane, visto che il siderurgico brucia 30 milioni di euro al mese e ha a disposizione poca liquidità.
Una cifra che, secondo i commissari, è risultata inferiore dopo nuove analisi. Se così non dovesse essere, è pronta l’opzione B: abbassare temporaneamente i livelli produttivi. Un rallentamento dell’impianto, insomma, aspettando che venga trovata una formula per chiedere maggiori garanzie ambientali ad AmInvestco e l’accordo tra i sindacati e gli acquirenti, che diverse fonti metalmeccaniche auspicano possa essere raggiunto entro un mese, cioè prima della pausa estiva dei lavori parlamentari.
Claudio Canzone
Fonte foto: contropiano.org