Cronaca

Ilva, futuro incerto: scatta lo sciopero a oltranza

TARANTO, 17 GENNAIO 2013 - Tensione allo stabilimento dell’Ilva di Taranto. Infatti, a seguito della decisione dalla chiusura dei varchi di accesso alla fabbrica da parte dell'azienda, scaturita nel corso dalla riunione del cda riunito dal presidente Bruno Ferrante a Milano, i lavoratori - appartenenti alla sigla sindacale Fim Cisl - hanno indetto uno sciopero ad oltranza, fino a quando non si avrà qualche notizia più chiara in merito al futuro dell’azienda.

Come ha spiegato il segretario provinciale della Fim, Mimmo Panarelli, “Abbiamo deciso di proclamare lo sciopero perchè è inaccettabile che la dirigenza lasci una fabbrica allo sbando. I lavoratori hanno bisogno di risposte e non resteremo in sciopero fino a quando non arriveranno”. Per Vincenzo Castronuovo, della Fim Cisl di Taranto, “C'è grande tensione perché l'azienda ha già dichiarato che se non si sblocca la produzione con la revoca del sequestro disposto dalla magistratura non sarà in grado di pagare gli stipendi il prossimo mese e il problema riguarda anche gli altri stabilimenti del gruppo. Intanto la produzione del treno nastri è stata dirottata a Genova” e conclude affermando che, “Stiamo tenendo assemblee per discutere con i lavoratori, ma la situazione è davvero difficile”. [MORE]

Tutto questo, proprio nel giorno in cui la Cassazione ha deciso di conferma i domiciliari per Riva e per l'ex direttore dello stabilimento.

(fonte: La Repubblica)

Rosy Merola