Politica

Ileana Piazzoni (Sel) su mafie nel Lazio

ROMA, 12 OTTOBRE 2013 - (Riceviamo e pubblichiamo) «E' sempre più evidente come il clima criminale nella nostra Regione non possa più essere considerato un problema di mero ordine pubblico». E' quanto dichiara in una nota la deputata di Sinistra Ecologia e Libertà, Ileana Piazzoni, a seguito delle ennesime violenze di stampo malavitoso nel nostro territorio.

«A Roma e nel Lazio si spara ormai in pieno giorno ed è in ascesa una violenza diffusa dai contorni malavitosi - sostiene la parlamentare - sempre più caratterizzata dai regolamenti di conti o dalle faide interne tipiche dei clan organizzati. Gli ultimi due casi, seppur diversi e distanti tra loro, parlano chiaro. A Casal Palocco l'imprenditore Sesto Corvini è stato ucciso con tre colpi di pistola al volto, nel più classico e agghiacciante dei linguaggi mafiosi, un'esecuzione mirata a sfregiare i connotati della vittima. Meno di ventiquattro ore dopo, ad Aprilia, un pregiudicato per droga subisce un agguato sotto casa tramite gambizzazione, altro metodo esecutivo di stampo malavitoso. Eventi come questi, come anche i vigliacchi avvertimenti violenti che sul litorale romano colpiscono in questi giorni le proprietà di politici e giornalisti locali, vanno identificati con convinzione per quel che sono: atti mafiosi.

Riconoscendo a questi episodi la loro natura di crimine organizzato - dichiara ancora Piazzoni -, sarà possibile garantire agli inquirenti e alla Magistratura strumenti più efficaci per la loro prevenzione, per la giustizia delle vittime, per estirpare queste dinamiche dalle reti sociali ed economiche del nostro territorio. E' per questo che non non abbasseremo il nostro impegno, come gruppo Sel in Parlamento, nei confronti della situazione malavitosa del Lazio. Si tratta di un'emergenza in preoccupante ascesa e come tale deve essere affrontata, a partire dalle sue origini socio-culturali, per arrivare a soluzioni amministrative concrete che rimettano in moto un percorso di legalità.

Ad esempio - conclude la deputata di Sel - tramite provvedimenti che aiutino a riconoscere i reati di associazione di stampo mafioso (art. 416 bis) in un contesto emergenziale come questo, non solo per la sua applicazione penale, ma anche per quanto riguarda la confisca e il riutilizzo dei beni. Affinché la nostra Regione non diventi una terra di conquista per le mafie vecchie o nuove, lontane o vicine».

Notizia segnalata da Ileana Piazzoni deputata Sel [MORE]