Cultura e Spettacolo
Il Tempo e l'Armonia di Fiorella Mannoia incantano Molfetta
MOLFETTA - Riccioli rossi. E quella voce unica, incantevole.
Bastano due parole per descrivere la Primadonna della musica italiana, colei che è stata musa ispiratrice di tanti cantautori, da Fossati a Ruggeri a De Gregori.
Fiorella Mannoia sceglie la familiarità dell' Anfiteatro di Ponente, a Molfetta, per chiudere (mancano due date) il suo Acoustic Tour e per presentare il nuovo lavoro discografico “Il Tempo e l'Armonia” dove trovano posto le esecuzioni live, molte delle quali proposte ieri sera.
“Sold out” e neppure un briciolo di posto libero, se non sulle scalinate.[MORE]
Quando la vedi arrivare, pur a luci spente, brillano i suoi capelli, marchio di fabbrica inconfondibile come pure quel suo modo soave di dar voce a testi meravigliosi: far l' interprete è facile, facilissimo.
Difficile è farti credere che lei Sally non se l'è scritta. Eppure è come se per tre minuti quel nome le appartenesse, del tutto.
Le tue parole fanno male, di Cesare Cremonini, sembra una dichiarazione di intenti: tutto ciò che ascolterete stasera può far male all'anima, se non ne viene fatto un uso accorto...
Scorrono, tra deliziosi effetti di luce ed una Band di primissimo ordine impreziosita dal quartetto d'archi, Cercami (Renato Zero) e Ho imparato a sognare (Negrita).
Una dopo l'altra, crudelmente, la già citata Sally (arrangiamento jazz) e soprattutto Lunaspina (di Ivano Fossati): “Io no, io no, io no, io no/io non ho lettere da spedire/non ho parole da imparare/per cantarle sola...”
Non canta da sola, perchè assieme a lei ci sono centinaia di occhi lucidi che vede sciogliersi poco a poco, lentamente: l' Anfiteatro ascolta ed esplode in un lunghissimo applauso.
Si continua con Una giornata uggiosa (Battisti) quasi a preannunciare le simpatiche goccioline che – guarda caso – fanno capolino su I treni a vapore.
E Fiorella è divertita mentre canta “Mi sogno la pioggia fredda e dritta sulle mani/e i ragazzi della scuola che partono già domani...”.
Nulla sembra lasciato al caso e tutto concorre a creare il concerto perfetto: Musica, pubblico, Tempo. E Armonia, grazie alla Roscia.
Quasi fuori luogo risulta Estate dei Negramaro (anche se l'umidità certo non manca) mentre la successiva I dubbi dell'amore (di Enrico Ruggeri), in un sublime arrangiamento che risalta la chitarra acustica e i violini, non lascia spazio ai dubbi: per tre minuti si sta da soli a chiedersi se davvero il sentimento è una scommessa sempre vinta o se, a volte, si gioca volontariamente a perdersi. E a perderlo.
La parentesi femminile evolve naturalmente con Io posso dire la mia sugli uomini (Ligabue), una sorta di Quello che le donne non dicono al contrario.
Ancora l'Amore (che si odia) in duetto virtuale con l'altra rossa Noemi, dopo aver concesso Belle speranze nonché la nuovissima creazione degli Avion Travel, Se veramente Dio esisti, splendida preghiera laica: “Signore mio, dacci un parere/per quando ci vogliono interrogare/in tempo di pace e di sonno, che ci faccia star bene/e per continuare in tempo di guerra/magari a campare...”
Prima dei bis Fiorella omaggia il compianto Pierangelo Bertoli, regalando una intensissima interpretazione di Pescatore e quindi si lancia nella teatrale Via con me (Paolo Conte) giocando a fare la Diva e la Vamp.
Immancabilmente c'è Quello che le donne non dicono, per un karaoke collettivo e, in chiusura, Il cielo d'Irlanda.
A testimonianza della simbiosi tra Artista e Pubblico, Fiorella abbandona il palco e girovaga tra le sedie dell' Anfiteatro, stringendo mani a ritmo di danza.
A Tempo di Musica. In Armonia con la gente.
[nelle foto di Francesco Corallo, alcuni momenti del concerto di ieri a Molfetta]